giovedì 29 novembre 2012

Una Sedia di Lillà.






























https://www.youtube.com/watch?v=5Ge_8G7H-bU



Siamo cresciuti insieme.
Il tempo non ha cancellato ricordi, sensazioni, sorrisi.
Siamo cresciuti all'ombra di quei vecchi cortili con il colore grigio di cemento.
Nel sole dell’estate, nella sua insopportabile afa, nel gelo dell’inverno, delle sue nebbie.
Eri la sorella del mio migliore amico.
E siamo cresciuti con le stesse speranze.
Gli stessi sogni.
Divisi da pochi anni, da tanti interessi non comuni, uniti nello stesso tempo, nelle stesse speranze, sogni.
I primi motori, quell'odore di benzina che sapeva di libertà per noi.
La  vespa,  la moto, la macchina, sempre più libertà, o almeno, era quello il nostro sogno.
Di odore di benzina, e aria fresca che potevamo avere solo con il suo odore.
E il tempo non riesce a cancellare i ricordi.
I tuoi primi amori, i miei,  i tuoi lunghi e lisci capelli neri che io osservavo da spettatore, da fratello acquisito.
Amavi il mare, non le zanzare della terra dove il destino ti aveva condotta, la terra delle zanzare e del fango.
La ricca terra che non restituiva i profumi della tua, non il tepore del sole, la sabbia delle spiagge.
Ma dava speranze profumate di benzina e di sogni di non povertà almeno.
Non avevamo strade comuni, ma ci siamo sempre stimati.
Tu amavi il ballo della disco dance, io e tuo fratello le notti senza fine a parlare della vita.
Eri molto bella, dolce, riservata e davvero buona.
Mi sembra di vederti comparire, con le tue sorelle-cugine, sempre allegre, tu, sempre moderata anche nell'allegria.
Mi sembra ieri che mentre io e tuo fratello smontavamo carburatori, arrivavate voi tre con un semplice “ ciao, cosa combinate ancora”?.
Non avreste mai potuto capire, l’importanza delle nostre illusioni, come noi non avremmo mai potuto comprendere le vostre.
Un sorriso, un saluto e poi ognuno con le sue illusioni, speranze, con il proprio “importante”.
Siamo cresciuti, insieme, ridendo insieme, mangiando insieme, negli anni che ci hanno visto crescere, illudendoci di essere cresciuti.
Ed eri sempre più bella, dolce, riservata e davvero buona.
Poi è cambiato il tempo, e il destino ci ha ritrovati vicini, per quella lunga, infinita, torrida estate.
Stava male tuo fratello, aveva sfidato le leggi della fisica, per soddisfare la sua sete di sapere, di crescere.
Era finito in un letto e noi ci siamo presi cura di lui, insieme, da soli.
Aspettavamo che i suoi dolori si sopissero un poco all'imbrunire, quando la canicola si faceva appena più sopportabile, poi, insieme a parlare per ore sul balcone e a fumare qualche sigaretta.
Giorno dopo giorno, ci siamo conosciuti, dopo tutti quegli anni che ci avevano visti solo crescere insieme.
Ci siamo conosciuti in quella lunga infinita estate dove non si riusciva a dormire per il caldo.
È arrivato l’autunno, e mi hai insegnato a guidare, è arrivato l’inverno, e non riuscivamo più a stare lontani.
Sotto un ponte, durante una sosta della “scuola guida” mi sono dichiarato regalandoti un disco: “la sedia di lillà”.
Mi hai invitato a ballare, sono venuto ma siamo rimasti soli in silenzio, mano nella mano.
E basta.
E ancora adesso non comprendo quale scandalo potevamo mai produrre, quale insopportabile condizione.
E così la vita ha finito per dividerci, per dividere tutto, amori, amicizie, semplici frequentazioni e ancora adesso, te lo confido, non riesco a farmene un motivo.
Sono passati 30 anni.
Non ci siamo mai più visti, ci siamo sposati, abbiamo vissuto insomma, o semplicemente sopravvissuto senza mai più rivederci.
Avevo notizie di te, qualche volta, forse tu di me.
Sono passati 30 anni e poco tempo fa, in un altro caldo agosto, l’ultimo, tuo fratello mi ha chiamato.
Era distrutto, ferito più di sempre, dal dolore che la vita non gli ha mai risparmiato, ma più di sempre ho sentito quel dolore trafiggerlo, ferirlo là dove le ferite possono diventare letali.
Ti mancava poco, settimane …. giorni …. forse solo qualche ora.
Già, sono passati 30 anni.
E dovevo saperti in partenza, su quel treno che non torna mai indietro.
Non volevo essere d’impiccio, nel dolore insopportabile dei tuoi cari, ma avrei voluto vederti, salutarti, oltre qualsiasi sciocco scandalo che mai avessimo potuto provocare, incomprensibile, nel nostro ingenuo e pulito innamoramento.
Di 30 anni prima.
Ho proposto la mia presenza, sostegno, non potevo altro, sarebbe stato confuso ancora una volta, con un intrusione.
Il cuore batteva forte, nel salire le scale fino al reparto.
Ho ripreso fiato, sul ballatoio, prima di entrare, volevo essere solo di conforto, almeno per tuo fratello, al quale, anche in quel lungo silenzio, in quelle mai spiegate distanze, fratture, non ho mai smesso di volere bene, di essergli amico per quel sentimento vero di amicizia che non pretende neppure una presenza, una parola.
C’era un muro per me davanti alla tua stanza, spalancata su tante persone che ti volevano bene.
Ma chiusa per me, un muro trasparente quanto impenetrabile, per qualcosa che non avevamo mai fatto.
Un evento mai accaduto.
Ero contento di averti vista, da lontano, mi bastava, doveva bastarmi, per il rispetto in punta di piedi obbligato.
Io non ho visto quello che eri in quel momento, ti ho rivista come allora, con i lunghi e lisci capelli neri, gli occhi buoni e quel tuo modo riservato e un po' timido, di inclinare un po' il capo per nascondere un sorriso.
Ho salutato tuo fratello e stavo per andarmene, mentre lui veniva da te, libera da tutto quell’amore che hai lasciato in chi ti ha conosciuta e che era al tuo fianco, nel momento della partenza.
Ma tu, forse hai visto me.
Tu che non vedevi quasi più.
Tuo fratello è tornato.
Mi ha detto che volevi  salutarmi.
Sono entrato.
Ho attraversato quel muro.
Fatto di nulla.
Solo di buone intenzioni.
Mie e tue.
Un muro di incomprensioni.
E di scandali mai prodotti, mai concepiti.
Che noi avevamo perdonato.
Accettato.
Nel silenzio di una nostra intesa.
Un muro vecchio 30 anni.
Ti ho preso le mani, tu hai stretto le tue sulle mie.
Ai piedi del letto il tuo amato marito.
Di fianco a me tuo fratello.
Non avevamo nulla da nascondere.
Mai avuto.
Solo un sorriso.
Finalmente.
Dentro a un silenzio.
Attraversato da tutti i ricordi.
Sentito .
Rotto solo dalla mia emozione.
“ti ricordi”?
“mi hai insegnato a guidare”
“ e sei stata una buona maestra”
“mi ricordo, tutto” con un filo di voce pieno di ossigeno artificiale.
Piegando il viso per nascondere un sorriso.
“mi ricordo il ponte …..” annuendo e sorridendo.
Ti ho dato l’unico bacio.
Sulla fronte.
Fredda.
Mi hai stretto le mani ancora più forte.
Ti ho dato un altro bacio.
Stringendo le tue ancora di più.
Ci siamo guardati.
Con un ultimo sorriso.
Un ultima stretta delle dita.
Intrecciate.
Ti ho salutata.
Ho salutato tuo marito.
Tuo fratello.
Un ultimo sguardo nei tuoi occhi.
E mi sono girato.
Senza più girarmi.

La mattina dopo.
È squillato il telefono.
Eri partita.
Dalla tua sedia di lillà.


FranzK.



mercoledì 28 novembre 2012

Atomi d'Amore.




















per sentirlo clicca qui:

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https://www.youtube.com/watch?v=jPife1dVeU8



Solo un attimo di cielo
Il tempo di un respiro.
Un atomo d’amore.
L’istante di una vita.

Atomi di emozioni.
Di sentimenti veri.
Non di invenzioni, di illusioni.
Solo particelle sconosciute.

Ma vere.

Non ho visto un atomo d’amore.
L’ho vissuto, condiviso.
L’unico modo per viverlo.
Nell'intimo di tutti i suoi segreti.

Questi occhi.
Che hanno visto e pianto per atomi di energia, di materia.
Piangendoli per un emozione.
Hanno vissuto, non visto, il dono di un atomo d’amore.

Senza lacrime che possano mai finire.

E’ questa la poesia?
Forse è questa la vera poesia della vita.
Che incanta e acceca.
O semplicemente, stupisce e illumina.

Se sei pronto per lo stupore e la luce.

Particelle infinitesime di felicità
Nell'infinito piccolo di un istante.
Che al pari dell’infinito immenso di un cielo stellato.
Non può confinare due atomi d’amore.

E’ troppo grande quell'immenso piccolo di un istante.

Troppo vero.
Per confinare il possibile.
Dentro a qualsiasi spazio.
O diabolico pregiudizio.

Del legame.
Indissolubile.
Di due atomi vissuti.
D’amore vero.

FranzK.


Francesco for Evgeniya with true love.

lunedì 26 novembre 2012

Veleni Irresponsabili.

















https://www.youtube.com/watch?v=IJUu-xiJPx8



Sembra  più facile sperare in una fine.
Quando le cose vanno male.
Piuttosto che battersi per un cambiamento, per una rinascita, un nuovo inizio.
Rimango stupito ma ne sono consapevole.
La "fine del mondo" adesso.
Un altro “male rifugio” dal peso della responsabilità.
Più semplice da affrontare, proprio perché privo di responsabilità quanto solo colmo di fatalità, di impotenza.
La fine del mondo annunciata da un popolo finito, da millenni …… quale credibilità …..
Non diverso da taluni che non potendo essere felici si ritrovano solo nel "mal comune mezzo gaudio" …. prevedendo con arroganza la "fine" anche per chi può non averla.
E così, come per molte altre cose, molti di noi penseranno anche a quello fino al 21 di dicembre prossimo.
Una parte di noi continuerà a chiedersi se è vero.
Sottraendo parte del pensiero che dovrebbe dedicarsi alla responsabilità di fare il meglio per  affrontare il difficile di un peggio reale, non il semplicismo di un editto privo di senno.
Altro veleno, sul veleno insomma, solo e sempre veleno.
Voluto, progettato, diramato con tutta la forza di chi possiede la potenza distruttiva della comunicazione di "massa".
Una semplice, consueta bugia con le gambe lunghe, un mese in questo caso …..
Come tante, troppe.
Quando si ritiene pericoloso il momento, quando il pericolo del momento può indurre il “pensiero” …….
Il calcio, il ciclismo, la frivolezza della moda, il gusto del ristorante , le consuetudini acquisite, non bastano più …
E allora ……..
Altri rimedi .....
Veleno e bugie.
Ci hanno avvelenato con tutto, al bisogno.
E noi tranquilli, sorseggiamo veleno, trovandone il gusto, meno amaro, meno drammatico, del gusto drammatico del risveglio di domani mattina.
Il risveglio di un modello morente, che pretenderebbe solo responsabilità lucidità ,tranquillità, non bugie.
Ma siamo bevitori accaniti, di bugie e veleni, abituati a tutto.
Ma non vi ricordate la storia degli UFO?
La parapsicologia …….
L’area 51 …… mamma mia …… chissà cosa mai sarà conservato in quel luogo ……
Erano i tempi della prima crisi energetica, fine anni settanta  ……. le domeniche di austerity …….
Poi sono arrivati i dinosauri di Piero Angela che quando ne parlava in tv lo faceva con tale trasporto che quasi ci ho creduto anche io che li avesse visti davvero.
E c’erano dinosauri in plastica ( petrolio ;) dappertutto, i bambini ne andavano matti, ma forse i genitori di più …. avevano più tempo per non dedicarsi a loro ......... che giocavano con i dinosauri di Piero.
Ma questo è nulla.
C’è di peggio, di molto peggio.
Si festeggiano ricordi di popoli massacrati con le Shoah, senza mai un ricordo del prima, del perché, o del dopo ….  della Palestina ad esempio ……. perché nessuna Shoah per loro?
Popoli che hanno ucciso e massacrato per primi.
Ma si ricorda solo la reazione, mai l’azione che ha condotto al tragico e ancor più disumano gesto.
Si ricordano torri gemelle abbattute da volatili d’alluminio.
Questa è davvero troppo grossa, un insulto all'intelligenza di un bambino.
Perché sono servite prove scientifiche, studi, denunce, e nessuno ha mai guardato al campanile del suo paese ponendosi la semplice domanda del come potrebbe collassare su se stesso se gli sparo una cannonata vicino alla punta …….. collassare verticalmente, polverizzato e fondere …….. per 6 mesi  ………
Al di là di qualsiasi buona o cattiva intenzione, di qualsiasi giustificata o meno necessità.
Le avremmo fatte saltare tutti almeno per non correre il rischio di un collasso non verticale …….. ma non sono stati i volatali metallici, non credo che sia necessaria una disquisizione tecnica, solo gli occhi puliti di un bambino.
Perchè non dirlo?
Il problema è un altro ….. quasi tutti ci credono ancora ……. all'ufficialità della “notizia” ……
E  sono solo bugie, solo veleni.
Come le assurdità delle energie rinnovabili, il pensiero storpio dei "green thinking" , perché è troppo semplice comprendere che c’è una grossa differenza fra il regno “animale” e noi umani: gli animali sono semplici consumatori, noi consumatori e trasformatori, per necessità di specie s’intende.
E non esiste trasformazione che non sia irreversibile, altro che green …….
Come i più che credono nella segretezza del voto e danno dell’irresponsabile a chi si astiene da una semplice bugia, inganno, tutt'altro che segreto .....
È così forse, che i sinceri divengono bugiardi e viceversa.
È la democrazia dei grandi numeri, il meglio della nostra conclamata grande civiltà.
Se un giorno il 51% mi imporrà di uccidere lo dovrò fare per non divenire fuorilegge.
È questa la fine del mondo, non quella dei Maya.
E quella che cerca la vita su Marte, ma non sa rispettare la vita sulla Terra.
È quella che mi parla di idrogeno, di uranio, di trasporti elettrici ad uso urbano ………
Ma ha mai letto come funziona un motore elettrico?

Perché Piero Angela non lo ha mai spiegato, quanto ha ben spiegato dei dinosauri?

Perché ancora solo veleni e bugie?
Perché nessuno si pone domande semplici?
Come quella di chiedersi il perché della buona efficienza di un motore elettrico solo su un treno con poche fermate …..
E non c'è fine.
Prima compravamo energia elettrica prodotta con il nucleare appeno oltre confine ....
Adesso che di uranio non ce ne più, bruciamo gas Russo, i Russi bruciano carbone, ci vendono gas e conservano petrolio.
Vivono poco e male ma ci sono molti ricchi in Russia ……..
Ma i più di noi credono che siano poveri.
Di nuovo solo veleni e bugie.
Con gambe di lunghezza infinita.
Andremo tutti a fare la guerra all'Iran, tutti insieme.
Per l’ultimo petrolio facile che resta, con rischi ben più alti che in Iraq o in Libia, ma privi di rischi da “fine del mondo”.
Temo sia tutto questo il vero rischio di una sua fine.
Non il 21 di dicembre prossimo di sicuro.
Il terremoto in Emilia lo abbiamo già dimenticato?
E quello di L’Aquila?
Ricordo il Vespa televisivo accanirsi contro l’impotenza della politica, senza mai un riferimento alla potenza della natura.
Alla sua intrinseche instabilità, della mia, tua, sua terra.
Solo veleni.
Solo bugie.
Mai un gesto davvero Umano.
Mai un pensiero “pensato”.
Le bugie della scienza, quelle della religione statalizzata.
Quella delle parti e delle controparti.
Quella che non ammette la prostituzione, ma ha volanti della polizia che si fermano a parlare con le prostitute.
Ma se sbagli di una frazione il disco orario, arriva il “volontario” a darti una multa, divieni fuorilegge.
Veleni.
Bugie.
Silenzi.
Si silenzi di interessi, chi te lo fa fare?
A dire la verità?
Hai solo da perderci, questa è la fine del mondo.
La fine di una civiltà del tutto incivile e irresponsabile.
Che vive solo di bugie.
E veleni.
E silenzi soprattutto.
E che ancora non può temere la sua fine.
Durerà ancora a lungo.

Ma io spero di leggere presto un’alta notizia.
Un'altra data.
Non lontana.
Per un editto diverso.
“è cominciata la felicità”.
E chiedo perdono.
Mi sento meno stupido di coloro che attendono  il vero o il falso della “ fine del mondo”.
Senza veleni.
Senza bugie.
Solo con la responsabilità.
Di svegliarmi domani mattina.
E provare a fare qualcosa di buono.


FranzK. 

sabato 24 novembre 2012

Non è un Bacio.





















per sentirlo clicca qui:

Audio recording >>


http://www.youtube.com/watch?v=Y-E53gmeO-8&feature=related



Non è un bacio.
Che ti mando.
Non carezze.
O teneri sguardi.
Non parole.
Versi arguti.
Romantiche canzoni , melodie.
Non è un pensiero.
Che può danzare sul tempo.
Che ti mando.
Non ti mando un istante.
Rubato agli istanti.
Non un gesto.
Consueto, scontato.
Non ti mando un desiderio.
Troppo facile da sentire.
Non promesse, troppo facili da tradire.
Non vocaboli.
Insistiti.
Inconsistenti.
Non è un semplice bacio.
Che ti mando.

Ti mando me.
Non solo il mio cuore.
Non basta il cuore
Per contenere
L’emozione
Di averti  sempre al mio fianco
Ti mando il mio semplice vero.
Tutto i miei respiri.
Sospirati.
Tutto  ciò che sento.
Che sono, che faccio.
Ti mando un per sempre.
Senza tempo.
Un’attesa.
Che non ha fretta.
La fedeltà.
Non di parole.
Non di baci.
Ma della semplicità.
Di un semplice candido petalo
Puro.
Impregnato soltanto.
Come la mia anima.

D’amore vero.

FranzK.


Is not a Kiss.

Is not a kiss.
That i send you.
Not  a lot of caresses.
Or tender glances.
Not words.
Witty verses.
Romantic songs and melodies.
It is not a thought.
That can dancing on time.
That i send.
Don't send an instant.
Stolen from istants.
Not a gesture.
Usual, granted.
Don't send you a desire.
Too easy to feel.
Not  promises, too easy to cheat.
Not words.
Insistent.
Inconsistent.
It isn't just a kiss.
That I send you.

I send me.
Not only  my heart.
Isn't enough the heart,
To contain,
The emotion,
To have you ever by my side.
I send you my simple truth.
All my breaths.
Sighing.
All I feel.
All I am, all i think, I do.
I send you a forever.
Timeless.
A waiting.
Leisurely.
The fidelty.
Not made of words
Not made of  kisses
But from semplicity.
Of  simple white petals.
Pure.
Only Impregnated.
Like my soul.

Of true love.

Francesco with true love for Evgeniya.

venerdì 23 novembre 2012

Il Maiale Aerobico.


















http://www.youtube.com/watch?v=CLuEy2p2bBw&playnext=1&list=PL6E758EE93C9DB841&feature=results_video




Tanto, tanto tempo fa, uno dei soliti amici mi spedisce un paio di link che, pur trattando apparentemente di argomenti assai differenti, ritengo invece siano strettamente collegati. 

Allora, nel primo, all’inizio, si propongono sostanzialmente più piste ciclabili e più incentivi per la produzione di prodotti biologici di alta qualità per poi invece arrivare ad illustrare una drammatica situazione rispetto gli allevamenti di animali da macello. 

100 kg di carne pro-capite mangiata …… in quanto? 

Non è specificato ma interpreto in un anno

E questi 100 kg per essere prodotti hanno trasformato (non consumato) 10 volte il loro peso in cereali che avrebbero potuto sfamare, si denuncia, assai più persone. 

Così, si insiste, quando tra pochi anni saremo in 10 e più miliardi come faremo a sfamare tutti con la carne? 

“sarebbe il suicidio del pianeta”. 

Ma non è ancora finita: tutte ste bestie sembrano emettere più CO2 di tutte le auto del pianeta. 

Dunque io capisco questo: 

  • non bisogna mangiare carne. 
  • meglio vegetariano. 
  • ne mangiamo 100 kg pro – capite – anno ( che non so se è per sfamarci o per abboffarci) 
  • siamo in troppi. (già sentito ...)
  • quindi è necessario smettere di riprodursi. (già fatto ....)
  • bisogna invece comunque usare di più la bicicletta.(attività fisica, vai che ti fa bene …) 

per finire e tra le righe … 

  • l’automobile dà da lavorare e produce meno CO2 che le bestie da carne.

Dimenticavo : l’assurdità della pirogassificazione della montagna di merda che producono queste bestie infami. 

Passiamo all’articolo successivo dove si parla invece di attività “aerobica”, ginnastica per intenderci, "fitness", e la necessità di perdere peso . 

Qua vengono illustrati gli abstract di quattro articoli piuttosto scioccanti da un punto di vista almeno di recente cultura, convincimento e abitudine. 

Il primo, “L’esercizio fisico non cura l’obesità”

La Loyola University Health System illustra i risultati riguardo le ragioni del maggior peso di una donna afroamericana rispetto ad una africana (83-58 Kg): alimentazione non attività

Il secondo diSteve Maxwell si intitola “I principali 10 motivi per non fare esercizi aerobici”e in questa occasione, copio e incollo decisamente cercando anche di tradurre qualcosa:

Oxidative Stress – Which causes a breakdown of tissues. It also predisposes one to cancer and heart attack. (Stress ossidativo -che causa la rottura dei tessuti e predispone al cancro e agli attacchi di cuore

Elevated cortisol production – Which causes a breakdown of muscle tissue and increases fat storage or depot fat. People do aerobics to alleviate stress yet end up creating more stress.(Elevata produzione di cortisolo-che causa la rottura dei tessuti ed incrementa l’accumulo e il deposito di grassi). 

Lowered testosterone and HGH levels For men, aerobics are a form of chemical castration. Low T-levels are associated with lowered libido, depression, anxiety, increased body fat and decreased muscle tissue. This contributes to muscle-wasting and lowers the basal metabolic rate.(Bassi livelli di testosterone e HGH - per i maschi l’aerobica è una forma di castrazione chimica, i bassi livelli di testosterone si associano con un abbassamento della libido, depressione, ansia,incremento del grasso nel corpo e decremento dl tessuto muscolare. Questo contribuisce allo spreco muscolare e abbassa il ritmo del metabolismo basale). 

Increased appetite and a tendency toward binge eating patterns Aerobic exercise makes people hungry!( l’esercizio aerobico rende le persone affamate!). 

Burns a relatively small amount of calories vs. the time spent One large meal completely offsets the pitiful amount of calories burned in an hour aerobics session. This is exacerbated by over-engineered running shoes which cushion the feet in such a way to create a neural amnesia.(una grande abbuffata supera di gran lunga la ridicola quantità di calorie bruciate durante una sessione di esercizio aerobico, questo è oltremodo aggravato dalle scarpe da corsa super ingegnerizzate con cuscinetti sotto i piedi che provocano amnesia neurale.

Adrenal burnout A consequence of the “feel good” neurotransmitters which also stimulate the release of adrenaline. Adrenaline is thefight or flight hormone. Excessive adrenaline creates an addictive response and people going routinely for the so called “high” of running end up with adrenal burnout, e.g., chronic fatigue and depression. ( una conseguenza dei neurotrasmettitori del “sentirsi bene” che stimolano anche il rilascio di adrenalina. L’adrenalina è l’ormone del “combattere o fuggire”. Un eccesso di adrenalina crea dipendenza e le persone che vanno regolarmente per fare “ la carica” con la corsa, finiscono con l’ ”adrenal burnout” cioè fatica cronica e depressione). 

Dr. Kenneth Cooper, the father of aerobic exercise (and the person who coined the term) completely recanted his assertions regarding aerobic exercise. After observing a disproportionate number of his aerobic-enthusiast friends die of cancer and heart disease, he reversed his ideas on the benefits of excessive aerobic exercise. He now claims anything in excess of 20 minutes has greatly diminishing returns. In fact, he’s now an advocate of scientific weight training.( il dottor Kenneth Cooper, il padre degli esercizi aerobici oltre che la persona che ne ha coniato il nome, ha completamente rivisto le sue convinzioni riguardo gli esercizi aerobici. Dopo aver osservato un grande numero di suoi amici entusiasti dell’aerobica, morire di cancro o di attacco cardiaco, ha cambiato completamente la sua idea sui benefici dell’eccesso di esercizio fisico. Lui adesso dice che quando questo eccede i 20 minuti di durata comincia a divenire davvero inefficiente e controproducente. In realtà egli rappresenta oggi uno dei portavoce del controllo del peso “scientifico”). 

Ed il terzo di Mark Sisson, istruttore di palestra ginnica che riporta i risultati della sua esperienza personale e diretta rispetto i “costi” di una “cronica” attuazione di media e grande intensità del lavoro aerobico: 

richiede una grande quantità di zuccheri, diminuisce l’efficienza del metabolismo grasso, aumenta lo stress derivato dall’ormone del cortisolo, incrementa gli stati infiammatori sistematici, incrementa i danni da stress ossidativo(produzione di radicali liberi) e ….. annoia

Ma il quarto, del NY Times sui motivi, fattori comuni riguardo la longevità dei “centenari” di tutto il mondo batte tutti: 

The most common thing this group had is that they did not reveal any particular lifestyle secret for their own longevity. When asked specifically, none has exercised. None was a vegetarian. Not a single one ate yogurt throughout his life. 
La cosa più comune di questo gruppo è quella che non rivela particolari segreti di stile di vita che possano essere correlati con la loro longevità. 
Quando viene chiesto loro qualcosa di specifico la risposta è : 

Non ho mai fatto esercizi
Non sono mai stato vegetariano
Neppure una volta nella mia vita ho mangiato uno yougurt

Ed io, diversamente da prima capisco questo: 

  • se voglio avere speranza di vivere a lungo non devo essere vegetariano 
  • se voglio avere speranza di vivere a lungo non devo mangiare yougurt 
  • se non voglio cadere in depressione devo evitare gli esercizi ginnici 
  • se voglio mantenere la mia virilità (!!!!!!) devo evitare gli esercizi ginnici.

ma .... adesso ......come la mettiamo con le ciclabili, lo yogurt e il vegetariano? ;)



FranzK.

martedì 20 novembre 2012

Più di Sempre.























https://www.youtube.com/watch?v=p6RWCmUBgXk



Più di prima
Più di sempre
Voglio respirare ossigeno
E correre nel vento
Avvolto nei tuoi capelli
D’oro
Ma come possiamo?
Non pensare
Di poter essere felici?
Per poterlo essere.
Sempre.
Come quando
La primavera dei nostri giorni
Sbocciava
Campanule e viole
E non esitava
Nel credere ai loro profumi.
Più di sempre
Voglio vivere sorrisi
Di vita connessa
Insieme ai tuoi sorrisi.
Più di prima
Voglio vederti sorridere
Dentro lo sguardo attonito
Di occhi troppo vicini
Che ignorano
Senza colpa ma senza luce
L’allegria della tua voce
Senza colpa ma senza luce
Per poter comprendere
L’animo tenero
Della tua allegria
Di bimba felice
Che corre e s’arrampica
Dentro l’incolmabile
Della sua curiosità.
E respiro ossigeno
E mi arrampico dietro a te, dentro te.
Nelle tue impronte.
Indelebili.
Incise in rocce antiche
Rive di laghi incantati
Infiniti smeraldi.
E più di sempre
Solo un pensiero felice
Avvolto nei tuoi capelli
D'oro accecante.
Potrà rinascere.
L’oro perduto.
Per un altro, non nero.
Libero
Finalmente
Di essere felice.
Per noi.
Per tutti.


FranzK.

domenica 18 novembre 2012

Archetipi, Glossari ..








Archetipo:

1.    L’efficienza,  è il rapporto tra l’energia teoricamente necessaria e quella che è stata  praticamente impiegata, per una qualsiasi trasformazione.

2.    L’efficienza è rappresentata da un numero sempre inferiore ad 1.

3.    Più il valore dell’efficienza è prossimo al valore 1 e più la trasformazione interessata è caratterizzata da un grande valore aggiunto di 1intelligenza quanto l’opposto per valori prossimi a 0.

4.    L’efficienza  può essere quindi, in generale, un indice dello 4spreco e2dell’ignoranza come condizione antitetica al 3consumo e1all’intelligenza.

5.    L’efficienza è di conseguenza, in generale, rispetto al suo valore da 0 verso 1, anche un possibile indice della 6speculazione come obbligata diretta conseguenza dello 4spreco2dell’ignoranza ( per valori prossimi a 0), quanto del 5guadagno come naturale diretta conseguenza del 3consumo 1dell’intelligenza (per valori prossimi ad 1).

6.    Aumentando l’efficienza si diminuiscono gli 4sprechi come obbligata istintiva sopportazione della 8sofferenza  a vantaggio dei 3consumi come naturale propensione al 7beneficio.

7.    Aumentando l’efficienza si diminuiscono le 6speculazioni, come copertura degli stati del 8dolore2dell’ignoranza, a vantaggio dei5guadagni, come percezione degli stati del 7bene1dell’intelligenza.

8.    Una elevata efficienza non può realizzarsi solo attraverso gli stati del 7beneficio e1dell’intelligenza come valore aggiunto e non attraverso gli stati del 8dolore e della sofferenza.

9.    Una elevata efficienza può realizzarsi soltanto nel rispetto della sostenibilità delle 9risorse solo come conseguenza della sostenibilità delle10necessità.

10.  Una elevata efficienza può realizzarsi soltanto all’interno degli stati della volontà e del 11libero arbitrio.

11.  Una elevata efficienza ha come conseguenza: molto di più con molto meno dal momento che  permette, con il risparmio degli 4sprechi, un maggior 3consumo delle risorse, nel rispetto della loro reperibilità, per altre virtuose trasformazioni indispensabili per la progressioni degli stati ultimi 1dell’intelligenza e della conoscenza.

12.  Una elevata efficienza è caratteristica di sistemi ad elevata 11libertà e desiderabilità quanto  viceversa, una bassa efficienza è caratteristica di sistemi ad elevato sfruttamento e  12imposizione.

13.  Una elevata efficienza è caratteristica di sistemi ad elevato 5guadagno e13felicità, condivisi nel rispetto della 15personalità, quanto il suo contrario è tipico di sistemi ad elevata 6speculazione ed 14infelicità, comuni nella16massificazione.

14.  La ricerca di una elevata efficienza legata imprescindibilmente ad atti di1intelligenza, non potrà che tendere alla ricerca della 17semplicità quanto escludere completamente l’istinto al 18semplicismo.

15.  La ricerca di una elevata efficienza, legata imprescindibilmente ad atti di1intelligenza, non potrà che tendere alla 13felicità come unico, ultimo, necessario scopo comune, intesa come raggiungimento della conoscenza ultima.


 Glossario:


1intelligenza: comprensione, perizia, competenza.

2ignoranza: inconsapevolezza di chi, all’oscuro di fatti o situazioni, vive sereno senza apprensioni o dubbi. 

3consumo: fruizione di bene per soddisfare un bisogno o per produrre nuovi beni.

4sprecouso errato delle risorse disponibili.

5guadagno: forma di liberazione dal conflitto e dall’angoscia.

6speculazioneattività, azione intesa a conseguire un vantaggio personale sfruttando senza scrupoli una situazione sfavorevole ad altri. 

7bene: valore.

8dolore: sensazione molesta e penosa, cagionata da un male corporeo o da un sentimento di grave sofferenza morale.

9risorsa:  mezzo con cui è possibile provvedere a un bisogno, a una necessità.

10necessità: qualità di ciò che non può non essere o essere diverso da quello che è.

11libertà: capacità dell’uomo di determinare le proprie azioni scegliendo tra due o più alternative      ugualmente possibili. 

12imposizione: impedimento alla libertà con la prepotenza.

13felicitàbeatitudine, benessere, serenità, prosperità, gioia.

14infelicità: sventura, disgrazia, avversità.

15personalità: individualità di una singola coscienza.

16massificazione: tendenza a uniformare e standardizzare il comportamento, il livello di vita e i valori culturali dei singoli, con il progressivo annullamento delle loro peculiarità.

17semplicità: essenziale, naturale, non composita.

18semplicismo: superficialità, pigrizia, incapacità.


FranzK.