martedì 16 marzo 2010

Cerchi luminescenti.




 [http://www.youtube.com/watch?v=jj3-fQ7qZJg&feature=related]

Sono sceso, pian piano …….
Ho avuto grossi problemi con le grinze, come immensi canyon, della pelle.
Ho dovuto strapiombare e risalire vertiginosamente .
Non è stato come attraversare la prateria.
Gli altissimi filiformi mi hanno procurato un po’ d’ombra, qua e là.
Non un gran ristoro dalla accecante luminescenza.
Ma sufficiente almeno a non lacerarmi irrimediabilmente le pupille.
Il su e giù degli intagli, è stato peggio, come ho già detto.
Il territorio, comunque morbido, al mio incedere.
Un sollievo.
E anche una speranza.
Perché potevo proseguire.
Data l’elasticità del “tessuto” sottostante.
A un tratto è comparso, quasi all’improvviso.
Il “Grande Cerchio Luminescente”.
Inquietante, nella sua ordinata, perfetta geometria.
Accecante, fastidiosamente accecante, il riverbero delle sue superfici!
Portava in sé il tempo e la fatica e le promesse e le arcane convinzioni.
Il tempo oltre ogni cosa.
Accecante.
Pian piano che mi avvicinavo, il calore ed il riverbero diventavano sempre più insopportabili.
Maledetti Stefan&Boltzman.
Perché non tornare?
Perché ?
Verso la rassicurante pulsazione e poi più in su, velocemente, verso i lobi intricati ma funzionanti.
E ordinati almeno.
Perché?
Perché il grande toroide non era poi così perfetto.
Dovevo capire.
Laggiù, nascosto verso sud-ovest, gli irraggiamenti sembravano rallentare.
Una bolla di buio?
Impossibile.
Così ho continuato ad avanzare per capire.
Per questa maledetta natura che mi spinge a voler capire.
A dover capire.

Il tempo è scaduto ma ho scoperto un immenso “mancante” nel sole della galassia delle scontate certezze.
Una immensa incisione.
Un vero, profondo, inguaribile, intaglio.

Presente da sempre.
Le scontate certezze non esistono.

Franz.K

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