domenica 25 dicembre 2011

Feisbuk






L’altra sera su invito di un vero amico ho seguito un evento.
In diretta laiv, in striming.
Ebbene parlava di un argomento molto di moda quanto importante : i socialnetuork
E’ stato davvero bello e incredibilmente istruttivo.
I personaggi davvero all’altezza di spiegazioni finalmente chiare e semplici.
Uno spettacolo, in poche parole.
L’argomento appunto i socialmidia, che da quanto ho compreso riguardano lo stare insieme delle persone.
Rimanere in contatto.
Promuoversi piuttosto che promuovere prodotti, dal bisness del “me” a quello di un prodotto aziendale  per intenderci.
I temi e le riflessioni sono stati talmente chiari da crearmi un senso di inquietudine.
In particolare si sono concentrati su feisbuk, il socialnetuork più diffuso al mondo con i suoi settecento milioni di iscritti.
Rassicurando da un lato i suoi utenti riguardo la sua validità ma introducendo temi sospetti.
Se guardate il filmato che vi propongo qui sono certo che sarete d’accordo con me.


la proprietà dei dati ad esempio, il loro becap, gli innumerevoli arzigogoli che devi affrontare per poterti in qualche modo proteggerti.
Con condizioni di utilizzo che sembrano scritte un po' come una legge italiana: cavilli, funzioni nascoste, postille.
Davvero difficile da usare quanto facile da farsi usare.
Tempo fa, quando anch’io partecipavo alla sua torre di babele, avevo avuto strane sensazioni.
Sensazioni e basta non essendo io un esperto.
E seguendo il mio istinto me ne sono andato.
E quando me ne sono andato mi hanno scritto che non avrei mai più tornarci, cancellato per sempre.
Alla faccia della socialità mi sono detto, quando esco dal bar di Iki, non mi vieta nessuno di rientrarci il giorno dopo, ritrovando le persone e i servizi che offre.
Anche dopo un mese.
Ma esisterà il uebduepuntozero?
Il ueb delle persone per intenderci.
E dire che tra pochi giorni la piattaforma di Zucherberg verrà quotato in borsa.
Feisbuk  si dice,è un luogo dove si cucca, dove si prendono fregature a volte, dove se sei troppo triste o troppo politico vieni isolato dalla piazza.
Il socialnetuork per eccellenza, che si appropria dei tuoi dati, delle cose serie o meno che scrivi e che in cambio ti offre una sorta di allegra virtuale compagnia continua, al minimo.
Tipo un deitingonlain comprensivo di ciat  e da un po anche di taimlain dove anche gli uomini maschi non hanno necessità di pagare per trovare femmine, dove le aziende possono fare pubblicità gratis.
Gratis. ( non capisco perché invece una meiling list la devi pagare …….)
Ma se è tutto gratis come può essere quotato in borsa?
Dagli introiti della pubblicità dite?
O dal valore dell’advertaising? Informazioni in altre parole (roba seria l’informazione, attenzione).
Avevo dei sospetti, e quel filmato me li ha decisamente rafforzati.
Avevo delle domande, si sono moltiplicate.
Ricordo una frase dell’intervento che dice che Internet non è feisbuk e feisbuk non è Internet.
E la non reciprocità vale anche per gli altri, per gugol o gagol, plus o non, per tuitter, linkedin, maispeis e chi più ne ha più ne metta.
Prima domanda:
di chi è Internet?
Esiste qualcuno che cortesemente me lo può dire?
Qualche guru del settore,  qualche gik.
Ha un proprietario?
Chi è?
Dove ha la residenza?
Come si chiama?

Seconda domanda:
la correlazione tra le parole social e praivasi.
Non vi pare siano contrari e non sinonimi?
Sono io che proprio non capisco?
Tempo fa (anni fa)smanettavo un po’sui personal compiuter e avevo realizzato un sistema molto semplice per poterli usare social o praivasi davvero in qualsiasi momento, con garanzia centodiecipercento.
Perché mi pareva scontato che entrando in rete equivalesse ad uscire in mutande o anche senza in una piazza pubblica.
Scontato e certo, dimostrato anche da un amico molto bravo che lanciando un semplice programmino mi faceva vedere tutto di quello che facevano tutti.
E certe cose preferivo farle a casa mia, non in piazza.
Insomma il uebduepuntozero è una roba che nel caso si realizzi sarà social o praivasi?
O alla faccia della praivasi  decidiamo per un claudcompiuting su scala planetaria?

Terza domanda:
come si fa a prendersela con il pirtupir quando su tutto il ueb è concesso di avere un identità falsa, non certificata, autocertificata almeno,metà nascosta e metà no?
È come se uno uscisse in strada mettendosi i baffi finti.
È quella la praivasi?
Ho compreso bene?
Lo faccio ma non lo dico o lo dico fino a un certo punto?
Mentre tutti sanno tutto di te?
Anche se ti chiudi in casa con spenta la luce, il telefono, il gas, la tv e tutto il resto.
Anche se quando vai a votare nella gabina ( è anglosassone sono sicuro)elettorale da sempre esiste una semplice tecnologia per sapere per chi hai votato segretamente. ( Quale è? Ma dai siete guru e gik …………. non è il caso che ve la dica io che sono un semplice rimbecillito che non si capisce se vuole fare il poeta, il contadino, il tecnico o il salvatore del mondo).

Potrei proseguire ben oltre con tante altre domande.
Ma mi basterebbe avere risposte riguardo anche solo alla prima.
Mi basta quella.
Non chiedo molto, vi pare?

In attesa vado avanti a scrivere “poesie” sul mio blogh che ha un nome e un cognome, un indirizzo e un numero di telefono, una via e un cap.
Nulla da nascondere, nulla di cui mi possa vantare o vergognare, nulla da guadagnare.
Cosa ha di differente da un profilo di feisbuk  il mio blogh?
Non lo so, il giorno che saprò di chi è Internet ve lo dirò.
Ma so di per certo che i dati sono miei, che non mi tartassano di pubblicità, che a norma di legge (almeno quella) tutti possono sapere di me ma io non degli altri, che mi sembra la vera libertà, non il suo contrario:
nessuno può sapere di me e io tutto degli altri.
Senza dire che se voglio sapere in perfetto anonimato (che non è praivasi ma spionaggio) di qualcuno o di qualcosa su feisbuk  o su qualsiasi alto socialnetuork, basta che mi faccio prestare un accesso da un amico e so tutto lo stesso.
Un bel uebduepuntozero.
Se deve essere il ueb delle persone,meglio migliorare loro prima, al pari di non prendersela troppo con i nostri politici, che, dispiace dirlo, ci rappresentano perfettamente: loro sono noi e viceversa, dagli Scillipoti ( è anglosassone anche questo ve lo garantisco) in giù e in su.
Speriamo di non dover commissariare anche il ueb.

Sapete perché ho scritto tutte le parole anglosassoni in pronuncia italiana?
Vi ricordate Martin Lutero?
Tradusse la bibbia in tedesco e i tedeschi scoprirono di non essere cattolici.
Divennero protestanti, indipendenti, decidendo loro il padrone del loro Internet, (allora la religione lo era) con le loro leggi e le loro regole.
Comprendendo finalmente di chi era quello precedente, le sue leggi, le sue regole.

Finisco con una mia convinzione, sui socialnetuork, sul loro immenso valore anche economico:
la più potente televisione globalizzata e controllata del mondo con i più potenti strumenti di condizionamento e cancellazione del pensiero (e, al pari della televisione, della cancellazione del tempo e dei veri contatti umani: la base indispensabile per pensare – e si sa che pensare è male per certuni, meglio ridere e divertirsi come cantava qualcuno …… e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam ……. Ma soprattutto se pensiam).

Sono solo un povero rimbecillito, non fateci caso.
Ma ditemi solo una cosa, l’unica:

di chi è Internet?

FranzK.

6 commenti:

  1. ho "solo" 21 anni, mia madre mi dice che sono strano perche non ho feisbuk o altri social netuork, gli amici pure se ne escono spesso con fresi tipo "ormai sei l'unico che non ha feiss" Li guardo ressegnato...poverini, quanta superficialita questi miei coetanei, vivono, si perche molti do loro vivono, grazie a feiss, sanno relazionarsi in relazione e feissbuk, si sentono "fighi" nel publicare foto, commenti, pensieri, link....che tristezza...se devi dira la tua esci e dilla in faccia, prendi in pugno la situazione, sii padrone di quello che fai e che dici, non schiavo, non renderti ridicolo scrivendolo su un SN. Credo di essere uno dei pochissimi che la pensano(e agiscono) in questo modo, e inizio a sentirmi quello strano, alienato, la mia vita la devono sapere le persone che dico io, non quelle che decide il ueb, e la devono sapere vivendo insieme a me, interagendo dal VIVO e non con un LIKE, condividendo emozioni e passioni, non like e links, devono sentire quello che dico non quello che scrivo. Sono io quello strano?...
    Ovviamente anonimo...

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  2. Benvenuto,
    non ho parole da aggiungere, anzi credo che tu abbia completato le mie.
    E' difficile anche da dire, da spiegare, ma gli "strani" sono sempre i "tanti", i pochi possono essere considerati differenti, ma almeno sono vivi.
    E credo siano gli unici, anche nella solitudine,e nell'altrui riprovazione, che possano cambiare davvero qualcosa, in meglio.
    I vivi dal vivo , con la loro faccia, il loro nome,la loro voce, le loro emozioni e passioni come dici tu.
    Tu non sei tra i "troppi" strani ma tra i pochi vivi.
    Ti auguro di cuore di rimanerlo per sempre.
    Ne vale la pena la non schiavitù.
    Grazie.
    Francesco

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  3. L'importante è che, se decidi di uscire in mutande, sia stato tu a deciderlo. Tutto il resto mi pare proprio fuffa (che non è un inglesismo).

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    1. "sold fa sold fuffa fa fuffa"
      Sono felice di appartenere alla seconda categoria.
      Ho fatto solo una semplice domanda da fuffa rimbecillita e autocertificata.
      Have you an answer?

      Francesco

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  4. Perfettamente d'accordo, soprattutto sull'ultima parte. Aggiungerei solo che il discorso della vacuità dei moderni "midia" come mezzo di asservimento e condizionamento culturale si regge finché la "panza" dei cittadini è piena, finché c'è lavoro, finché il portafoglio non piange. In caso contrario, si sa, la fame sveglia, volente o nolente, il cervello.

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    1. E spiace che sia sempre e solo la fame e non la virtù a svegliare il cervello.
      Grazie

      Francesco

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