sabato 13 marzo 2010

Modelli di felicità.




 [http://www.youtube.com/watch?v=iSw7CcAXPWk&feature=related]


La fluido dinamica oggi mi ha craccato le meningi, anche se alla fine ha perso.
Sempre una gran lotta con quei codici.
Codici e calcoli che mi hanno conservato acceso e appassionato, ma soprattutto sveglio per notti e notti di anni e anni.
Anni passati, che hanno lasciato il posto a quelli a venire e a nuovi amori, interessi.
Quelli delle minime energie.
Che con calma tra un po' diverranno fluide e dinamiche completamente, lasciandomi dormire di notte.
Quelle delle minime energie e delle massime felicità.
Dei minimi sprechi, degli infiniti futuri.
Tutto possibile.
Tutto da innamorarsi ben oltre la semplice passione.
Tutto magari ancora poco fluido ma già molto dinamico, almeno qui da queste parti …..

Minime energie.
Sembrerebbe proprio proporre antiche miserie.
Quando è proprio il contrario.
Perché , senza accorgerci, siamo divenuti sempre più bravi.
Sempre più intelligenti.
Sempre più capaci.
E queste virtù hanno almeno due pesanti conseguenze.
Meno oggetti pieni di energia, più oggetti pieni di intelligenza.
Tutto più semplice.
Tutto molto più felice.
Sempre di più il meno, cioè il meno caos per il più possibile.
Anche senza accorgerci, abbiamo finito per seguire la nostra natura.

Che vuole così.
Perché altrimenti non riconosceremmo genialità per semplicità.
Stupore per  facilità di soluzione.
Ricchezza per capacità di indipendenza.
Libertà per disponibilità di energie infinite.

Tutti “oggetti” figli della “produzione” intellettuale e creativa.
Il raziocinio delle certezze acquisite, e la trasgressione dei nuovi necessari punti di vista .
La capacità sempre più imprescindibile di vivere “multitasking”.
In modo trasversale, dalla comprensione di una formula matematica al più profondo pensiero umano.
Ma non vi sembra proprio affascinante?

Dico visto in questo modo.
Il nostro possibile futuro vivere.
Non vi appare ossigenato da capogiro?
La fantastica  possibilità di vivere per capire e produrre pensiero e sentimento?
E non per speculare su necessità e distruzione per produrre immondizia?

Non vi appare una possibilità con mille prospettive di virtù?
Di incontro.
Di vita.
Di rispetto.
Di vera felicità?

Cosa potrebbe mancare in un modello di questo tipo?
Cosa potrebbe mancarci del vecchio modello decadente fondato sul dominio, ancor di più che sull’energia fossile?

Fondato sul concetto deformato di efficienza di
“come far fare per necessità a pochi che costano poco, moltissimo che costa molto”,
per finire di non sapere più a chi venderlo, ovviamente.
Pensando alla felicità come valore marginale assoggettato unicamente al valore delle “cose”.

Piuttosto che su quello virtuoso e vero di
“come far fare a pochissimi, pochissimo, in modo da avere il massimo tempo per produrre pensiero e conoscenza”,
in un modello completamente privo di denaro e necessità.
Pensando alla felicità come unico valore in tal caso conseguente all’acquisizione di conoscenza e finalità.

Può darsi che oggi la fluido dinamica mi ha craccato le meningi e leggendo quello che ho scritto a ritroso, forse sono io che ho perso.
Meglio che vada a riposare.
Dopo una settimana con triplo asterisco.
Trasversale assoluto.

Meglio andare a dormire un po'.

Per poter almeno sognare l’economia prossima ventura del valore aggiunto di pensiero e della felicità.
Mentre il vecchio stanco corpo trema di fatica per le necessità della quotidiana, morente economia fossile del 900.

Insieme a tutti i suoi dolori.

Franz.K

2 commenti:

  1. Il più bel post di Franz degli ultimi tempi...oserei dire quasi un "manifesto"...
    ...Parlerò anch'io Franz, avrò ancora a disposizione altre 2 platee, ci sarà gente che verrà da tutta la regione e poi da tutta l'Italia e dal pulpito lancerò sulla gente di fronte a me i pochi semi che mi sarò portato in tasca.
    Ora so perchè sto bene: "beni relazionali"! Forza El Dom batti più forte sul quel tamburo!!!

    Dan

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  2. Hai sentito El-dom?
    Forza con quel tamburo.

    Ci sono altri cuori da rendere leggeri e forti.
    Di coraggio e certezze.
    Altri cuori che hanno necessità della musica vera.

    Francesco

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