sabato 20 febbraio 2010

Tempo senza Tempo.





 [http://www.youtube.com/watch?v=X1NRsojxmCo&feature=related]


È da tempo che penso al Tempo.
Alla sua intangibilità.
Al ridicolo che affrontandone la ricerca della sua natura, si rischia si correre.
E il tempo non da Tempo.
Ho la sensazione che ne esista davvero uno in minuscolo e un altro in maiuscolo.
Non so se è solo una sensazione.
Provo a parlarne.

Ad esempio, con il tempo riesco a misurare una distanza, sotto forma di velocità.
È un processo mentale complesso ma possibile.
E la velocità interviene secondo Albert, a definire l’energia.
Che dipende dal suo quadrato.
Quindi dal quadrato del tempo.

L’energia dipende quindi, oltre che dalle masse e dalle distanze, dal quadrato del tempo.

Forse è vero.
Perché in mezzora si può produrre, dall’immondizia, un litro di petrolio.
Spendendone parecchi litri in più.
Non è impossibile.
È svantaggioso.
Permettetemi, “poco efficiente”.
Proprio perché si pretende di produrlo in poco Tempo.
Se vendessi petrolio cercherei sicuramente di promuovere questo processo ovviamente.
Se vendessi petrolio e fossi certo che esso è inesauribile rispetto almeno alla durata della mia vita.
Così è certo che i pozzi petroliferi non è petrolio che estraggono ma Tempo sotto forma di denso, nero liquido.
Perché per formarsi ha impiegato milioni di Tempo.
Quindi è esso che soprattutto contiene.
E che durante l’ossidazione degli idrocarburi, noi liberiamo.
Usando per le nostre necessità, parte delle conseguenze della sua liberazione.
Come un po' di calore intrappolato insieme ad altre piccole cose che lui aveva faticosamente unito.
In secoli di Tempo di compressione.

Proviamo a pensare quanto ci si impiega, senza stancarsi troppo, a gonfiare la gomma di una bicicletta.
Poi, attraverso un piccolo foro, a sgonfiarla.
E più mi concedo del tempo per gonfiarla e più introdurrò in essa una quantità di elasticità-Tempo davvero grande.
Che se volessi averla restituita nello stesso tempo, risulterebbe piccola, uguale a quella che lentamente ho introdotto.
Quanto grande se trovassi il modo, ad esempio attraverso una piccolo foro, di liberarla senza controllo.
Un evento di grandissima intensità, quanto rapido esaurimento.

E il tempo misura le distanze.
È in grado di misurarle.
Così come le distanze sono in grado di condizionarlo.
Esso, e ciò che esso è in grado di trasportare.
L’esempio è semplice.
Più mi allontano da una fonte di calore e meno calore riuscirò ad avvertire.
Di nuovo una questione di Tempo.
Nell’allontanarmi aumento il valore della distanza e del tempo di arrivo della fonte, e con esso diminuisce la quantità di calore puntuale arrivata.
Come, al contrario, se volessi scaldare velocemente un oggetto, dovrei avvicinare la fonte di riscaldamento il più possibile ad esso.
Diminuire le distanze e con esso il Tempo di trasferimento.

Chissà .....
Forse vale anche il contrario.

È simpatico ma forse un pò pesante parlare del Tempo.
Ci vuole un po’di tempo per abituarsi.
Piano,piano.
In fretta, in fretta.

Quindi, tra un po di tempo, ne parleremo ancora.
Per capire quel “forse anche il contario”.
Lo faremo presto.

Perché il tempo non da Tempo.

Franz.K

Nessun commento:

Posta un commento