giovedì 18 marzo 2010

Numeri da corsa.




 [http://www.youtube.com/watch?v=F3P14qg9ac0]


L’altro giorno ho incontrato un tizio.
Che correva.
Velocissimo e senza respiro.
Per 44 kilometri.

Un’altra volta un altro.
Affannato e concentrato su una splendida bicicletta carbo-titanata.
Che correva.
A perdifiato.
Per 105 kilometri

Poi uno che non avevo mai visto.
Uno sconosciuto.
Che correva.
Sull’autostrada come un assatanato.
Per 2763 kilometri

Una donna, si, una donna.
Che correva.
Per aspettare il proprio bimbo alla scuola.
Correva preoccupatissima su un marciapiede.
Per almeno 352 metri.

Un pensionato.
Che correva.
Quasi al limite dell’infarto miocardico.
Verso l’ufficio postale.
Quasi 45 metri e qualche centimetro.

Un astronauta.
E correva davvero veloce questo.
Tutto avvolto dentro uno strano scafandro.
Non so bene dove fosse diretto e mi ha confidato di non saperlo neppure lui, ma aveva una lunga strada davanti.
Quasi un anno luce.

Potrei andare avanti ma mi fermo qui.
Tutti avevano in comune una cosa.
L’orgoglio.
Erano contenti di correre.
Tanto da essere contenti di raccontarlo.

Non aveva nessuna importanza che potesse essere pericoloso.
Quello che contava era un piccolo passo avanti tutti i giorni.
Qualche centimetro, metro kilometro o anno luce in più
Non contava neppure il motivo di questo incremento.
Contava sempre un po' di più e basta.

E tutti mentre dichiaravano il proprio record sorridevano soddisfatti.
E si sentivano una personalità precisa.
Identificata.
Rassicurante.
Identificabile.

Credo necessità sfortunatamente.
Mi preoccupa di più sotto forma di necessità.
Di necessaria identità numerica.
Che nulla ha a che vedere con le percentuali.

Vorrei saperli felici.
Essere certo della loro felicità nel correre.
Sempre più in fretta.
Della loro convinta necessità del correre.
Sempre più affannosamente.

Ho un un desiderio di notte inoltrata.
Cioè vorrei essere sicuro di sbagliarmi.

Che faccia male correre.

Franz.K

2 commenti:

  1. Corrono tutti......con tanto orgoglio.....che invidia......io è anni che cammino, anche male e mi sento orgoglioso anch'io.......è fondamentale andare avanti FORZA e ONORE!

    RispondiElimina
  2. Un amico.

    Che riconosco da un motto.
    Talmente ironico, nel nostro uso per riconoscerci, da risultare oltre il simpatico.
    Un vero amico.
    Imperdibile.
    Di cui presto scriverò.

    Forza, onore, e tanto coraggio.

    Non lo capiva neppure quello che aveva la sorella "speciale" quanto la sua ombra, l'altro, il replicante di Jerry Lewis .... quindi consolati.
    Se riusciamo a capire solo noi.

    Felice di accoglierti.
    Felice che ci sei.

    Francesco

    RispondiElimina