mercoledì 18 gennaio 2012

Le persone.





Le persone sono l’insieme che chiamiamo il mondo.
Un intrigo di nature apparentemente uguali.
Solo apparentemente.
In realtà tutte differenti, ognuna il suo codice.
Ognuna la sua stringa speciale.
Problema e soluzione.
Tutto in uno, le persone.
Strana natura, fuori dalla Natura.
E siamo noi.
Tutti noi.
Con il nostro codice, la nostra stringa di programma speciale.
Nel tutti uguali, per diritti e doveri.
Tutti differenti, nessuno uguale, per dotazione genetica.
Per passioni, sentimenti, pensieri, progetti.

A volte, nel mio tempo, mi confondo.
Non mi raccapezzo più.
Eppure è giusto così.
È giusto lasciare ad ognuno la possibilità di essere nel suo “io”.
Non sono più sicuro che il meglio sia la condivisione.
Che fa delle persone un unico corpo.
Forse è meglio così.
Il caos non sempre è disordine.
Ma un ordine solo più complesso da capire.
Forse solo più giusto.
Forse per l’evoluzione della specie è la specie che decide.
E ha deciso così.

E temo di più, oggi, una possibile aggregazione che la disgregazione del “sè”.
Anch’io sono una persona.
Uguale, nel suo tempo a tutte le altre.
E forse ho sbagliato qualche tempo fa.
A pensare che la caste di tutte le caste fosse il potere economico, il denaro.
Forse devo ricredermi.
Forse la casta sopra ogni casta, del nostro tempo, siamo noi.
L’Io di tutti noi.
Per me, solo e soltanto per me.
Una delle frasi che sento più declamare, e vale anche per me:
“l’importante che stai bene tu, che trovi il tuo equilibrio”.
E io comunque non mi raccapezzo più.

Perché non vedo persone felici.
Forse dovrei uscire di più, incontrare di più.
Perché proprio di persone felici non ne vedo.
Non ne sento, non sento che profumo di bruciato.
Che non riguarda la crisi, le gravissime situazioni.
Ma le persone.
Io, tu, noi.
Isolate, sperdute nel mare della vita.
Con ognuna il suo motivo, per darsi un motivo che va tutto bene.
Con pochissime che hanno il coraggio di dichiarare il loro “male”.
Non fa trendy, nel grande luna-park della vita, dichiararsi infelici.
La giostra gira, non puoi essere triste.

Forse sono solo io fuori dalla “razza”.
Nato storto.
Eppure a volte accadono ancora belle favole.
Perché sono fatte di persone, non di personaggi le favole.
Ti capita di sentire profumi buoni.
Sentimenti veri, per la sola passione di viverli.
A volte capita ancora, per fortuna.
Di poter cogliere il semplice bagliore della semplicità.
E proprio oggi ne ho avuto la prova.
Che il bene per tutti che cerco da troppo, è più vero di quanto avessi mai sperato.
Grazie ad una persona tanto semplice quanto vera.
Tanto vera da fare cose vere, non promesse, non parole, non esperimenti.

E mi raccapezzo ancor meno.
Perché è meglio perdere la fiducia, che riaccenderla.
È meno rischioso essere tristi dimostrandosi felici che il contrario.
Però è accaduto.
Che una semplice persona oggi ha riacceso il fuoco della speranza.
Dando senza chiedere, per la sola passione, felicità del dare.
Che ha permesso anche a me un breve istante di felicità, un po' di energia.
Per andare avanti nel mio credere, nel mio agire volto al bene da lasciare, non da prendere.
Non preteso ma messo a disposizione.
Oggi, su per le ripide salite, mi sono stupito ancora una volta.
E solo lo stupore conosce davvero, è la vera conoscenza lo stupore, la scienza.
Quella da lasciare, a tutti, alle persone.

Forse perché quanto non c’è fondo al negativo, non ne esiste uno anche per il positivo.
Un istante di felicità vale dieci kilotoni di energia.
O anche solo un piccolo accendino.
Che è sufficiente ad accendere ancora una volta il pensiero positivo.
La speranza di una speranza.
Perché io amo le persone.
Anche quelle che non mi sopportano.
La mia natura le sente, le comprende, e non può che amarle.
Tutte.
Quelle vissute e quelle lontane, sconosciute.
Quelle che hanno dato, quelle che hanno solo tolto.
Perché ho dato e tolto anch’io, nel mio turno.
Non sono fuori dalla razza, nessuno lo è.
Nel solo “io” o nel solo “noi”.
Vorrei essere triste apparendo felice stasera.
Avrei voluto parlare del rating, o chissà di quale altro “interessante” argomento.
Ma proprio non mi riesce.
Stasera nel mio personale solo “Io” ho altri pensieri.
Stasera voglio provare ancora una volta.
A credere nelle persone.
Stasera contro ogni mio desiderio, volontà, sento che devo farlo ancora.

Devo solo amare.

FranzK.



P.S.
Un grazie a Massimo per quello che gratuitamente e con fiducia ha fatto per me.

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