mercoledì 14 aprile 2010

Riposo sospeso.




 [http://www.youtube.com/watch?v=yOWBCvJlppI&feature=watch_response]


Un giorno mi sono  svegliato.
A pezzi.
Da non riuscire a recuperare la verticalità.
Distrutto.
Da un sonno maligno.
Scomodo.

Istantaneamente ho creduto fossero cattivi pensieri.
Poca serenità per gli sforzi del giorno precedente.
Invece la causa era molto più banale.
Ridicola.
Era solo il letto.
Quell’arnese infernale che dovrebbe accoglierci nel riposo.
Non decentemente.
Oltre il meglio.

Perché il giorno dopo è sempre dura.
E quindi dovrebbe essere ben oltre il semplice comodo.
Dovrebbe essere all’altezza dei giorni dopo, in una parola.
Dei loro ineludibili sforzi.
Dei loro possibili se non quasi certi cattivi pensieri.
Quell’arnese infernale.

Così ho preso una drastica decisione.
Proprio perché non volevo essere arrabbiato.
E a pezzi.
E ho deciso di costruirne uno nuovo.
Dedicandogli lo sforzo di quel giorno.
Senza permettere di farmi prigioniero di cattivi pensieri.
Altrimenti non avrei potuto raggiungere il mio scopo.
Di costruirne uno all’altezza del giorno dopo.

Non è stato poi così difficile.
A volte basta una semplice intuizione.
E così sono andato a dormire.
Per capire se avevo avuto una buona idea.
Nel mio letto tutto nuovo.
In attesa della risposta della mattina dopo.

E ho capito una cosa.
Che se riposi bene diventi più buono.
E poi un altra, dopo alcuni giorni di quelle magnifiche notti.
Che se diventi più buono capitano cose strane.
Come una certa difficoltà agli ineludibili insensati sforzi del giorno dopo.
E una certa impossibilità a farti venire cattivi pensieri.
Che sembrerebbe una cosa positiva, buona anche lei.
Almeno raccontata così credo.

Sfortunatamente ho capito anche altre cose.
Dopo altri giorni di quelle magnifiche notti.
Cioè che se diventi più buono cominciano anche altre difficoltà.
Per esempio gli uomini stentano a comprenderti.
A capire cosa dici.
Quasi da ritrovarsi da solo.

Così alla fine ho finito per smontarlo.
E ritirarlo anche lui nell’armadio delle cose inutili.
In attesa di eventuali eventi nuovi.
Nuovi incontri.
E ho ricominciato ad essere compreso dagli uomini, nelle cose che dicevo.
Perché ero tornato ad essere solo un poco meno buono di quegli ultimi tempi.
Un pò più arrabbiato.
Meno maldisposto verso gli ineludibili sforzi del giorno dopo.

Così domani mi sveglierò.
A pezzi.
Quasi da non riuscire a guardarmi intorno.
Distrutto.
Ma rassicurato.
Da non essere proprio solo.

Franz.K

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