venerdì 26 marzo 2010

Mary è felice.




 [http://www.youtube.com/watch?v=LPb8LhNB2hQ&feature=related]


Il vecchio non aveva considerato alcune cose.
Aveva al solito messo in primo piano i propri egoismi.
Con il solito cinismo.
Senza alcuna considerazione per lei.
Per quello che poteva esserci dietro a lei.

Era irritato e basta.
Da una quasi certa insufficienza.
Davanti al proprio importante ardire.
Irritato e rabbuiato.
Tanto che da tempo anche gli sguardi evitavano di incrociarsi.

Ma quella sera era anche triste quel povero vecchio.
Triste per amori perduti.
Amori ....
Illusioni.
Come mai gli era accaduto.
Nonostante la sua capacità di preveggenza.

Ogni Achille ha il suo tallone.
Tanto splendore nasconde sempre qualche buio.
Sempre.
Così ogni Achille ha il proprio Paride.
La propria freccia conficcata nell’astragalo.
Ogni Achille ha la sua morte.

E si sentiva morente quella sera.
E Mary non le offriva più bevande ristoratrici e occhi luminosi.
Da troppo tempo.
Così la seguì nel suo minuto di aria fumosa.
La seguì a discapito degli amici che aveva intorno.
La seguì per parlarle.

E le parlò.
E lei era contenta di parlare.
E lui le chiese.
E lei rispose.
Di una splendida bimba che la aspettava a casa.
Tutte le notti e tutti i giorni.

Facile giudicare Mary la bella.
Troppo facile anche per un vegliardo come lui.
Che rimase sbigottito di quanto male portasse dentro quella splendida creatura.
Di quanta tristezza.
Di quanta fatica.
Di lavoro e lavoro senza fine per quella bimba a casa che l’aspettava.

Le chiese perdono e Mary gli strinse le mani.
Amici.
Tanto che il vecchio si spinse avanti ancor di più con una promessa.
Tanto che Mary fu felice di accettarla.
Senza paure.
Senza timori.

Chissà.
È poi la vita che decide.
Ma adesso è cambiato tutto.
Adesso Mary ha molti riguardi per lui.
Portandogli le migliori bevande ed un sincero sorriso.
Senza necessità di sortilegi e formule magiche come di paure o chissà che.

Chissà.

Che tra un poco possano cambiare molte cose.

E che Mary e la sua piccola possano essere felici.

Franz.K

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