sabato 6 febbraio 2010

La medicina della memoria.




 [http://www.youtube.com/watch?v=02DURB-aw2Y&feature=related]

Vorrei dimenticare.
Vorrei dimenticare il momento in cui sono nato.
Il volo su questa terra ostile e dura.
La sofferenza di mia madre per farmi atterrare.
Le speranze che ho portato.
Che sono diventate illusioni.
Le fatiche che sono costato, per farmi crescere.
Per poi non riuscire più a slegarmi da loro.
E loro da me.
Per impormi una ragione e un destino.
Non miei.

Vorrei dimenticare.
Tutto il male che ho portato.
Quello che ho subito.
Quello che ho restituito.
Quello che ho prodotto, convinto del suo giusto.
Dimenticare le precedenze, date e non date.
I crocevia passati senza guardare.
Le strade tagliate.
Le vite travolte.
Tutto il giusto e lo sbagliato che non ho mai capito.
E sentito.

Vorrei dimenticare.
Tutti i nemici incontrati.
Tutti i loro progetti vinti su di me.
Tutte le loro torture.
La loro bruttezza e la loro malvagità.
I loro sorrisi mentre piangevo.
Gli scherni mentre strisciavo nella miseria.
Le loro vittorie.
Che non potevo che odiare.
Che hanno sconfitto le mie ragioni.
Giuste.

Ma più di ogni altra cosa.
Più del sonno del riposo.
E dell’acqua della sete.
Più della verità della ragione e del torto.
Più del tempo dell’ultimo respiro.
Della benedizione di un giusto.
Della mia ragione su tutte le ragioni.
Di qualsiasi dignità e orgoglio.

Sai cosa vorrei dimenticare?

Tutto l’amore che ho incontrato.
Tutti gli occhi che mi hanno illuminato.
Tutti quelli che hanno preteso il mio meglio.
Quelli che l’hanno visto e creduto.
Obbligandolo ad essere vero.
Il mio meglio.
Quello che non sapevo di possedere.
Le cose che non sapevo di poter fare.
La felicità che mai immaginavo di far vivere.
Come il sole tutti i giorni alto nel cielo.
Senza fatica.

Vorrei una medicina per la memoria.
Da ingoiare in unica dose.

Stasera.

Franz.k

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