mercoledì 28 dicembre 2011

BOT di capodanno.






È davvero illogico.
Che io mi debba occupare di queste faccende.
Ma ci provo, sperando di non andare fuori tema.
Cosa sono i Bot, i buoni ordinari del tesoro e a cosa servono?
Probabilmente lo sanno tutti, o almeno tantissimi ma qualcuno, da quello che sento, proprio no.
Sono delle specie di cambiali emesse dalla stato per finanziare nel breve periodo il suo debito.
Cambiali sulle quali è necessario come ovvio, riconoscere un interesse.
Nessuno da niente per niente.
Proviamo a pensare a una famiglia che guadagna 10 e spende 12.
Tutti i mesi, tutti gli anni.
È in difetto di un -2 che dovrà necessariamente procurarsi per mantenere il suo status.
Tutti i mesi, tutti gli anni.
Proviamo a pensare alle nostre famiglie, alla nostra personale.
In una situazione di questo tipo.
Andremmo da un amico “ricco” a chiedere un prestito.
Lui lo concederebbe chiedendo in cambio la sua restituzione con un piccolo interesse.
Tutti i mesi, tutti gli anni.
Ma siamo proprio sicuri che faremmo in questo modo, nel caso della nostra famiglia?
Sicuri, sicuri?
Perché appare scontato che vivendo già nel “debito” gli interessi sul prestito perenne non farebbe che aggravarlo ancora di più.
Proviamo a pensare alla nostra famiglia.
Concentriamoci.
Io sono certo che non faremmo così.
Non facciamo così.
Ne sono sicuro.
Quanto sono sicuro che chiederemmo un prestito per sostituire la lavatrice rotta o per far proseguire gli studi a uno dei nostri figli.
Sapendo che dovremo fare dei piccoli sacrifici per pagarne le rate.
Tutti i mesi, tutti gli anni.
Due situazioni completamente differenti.
Opposte.
Nel primo caso, in quella famiglia, vista da dentro o da fuori, c’è sicuramente qualcosa che non funziona.
Un famiglia di matti, per dirla con simpatia.
Che sicuramente al suo interno ha qualcosa che non va a livello strutturale.
Nella secondo caso è proprio l’opposto.
E sono certo che è la nostra famiglia personale.
Che, al minimo,ha necessità di una lavatrice nuova per mantenere uno status “logico” acquisito, piuttosto che fornire, ad esempio ad un figlio, una opportunità di vita migliore.
Vale anche per un impresa, non solo per una famiglia.
In fondo un impresa, un’azienda, non ha una struttura tanto differente da una famiglia.
In breve, nel primo caso il prestito richiesto e concesso, è fuor di dubbio che mantiene uno stato di cose insostenibili alimentandone nella continua crescita del difetto solo l’insostenibilità e prestandosi facilmente a una forma di speculazione selvaggia e senza regole.
Provate a mettervi nei panni dell’amico “ricco” che tutti i mesi, tutti gli anni concede quel prestito.
Provate a pensarci seriamente.
Insomma ……..
Nel secondo caso, a differenza dal primo, il debito si chiamo investimento.
Ossia la forma di finanziamento che permette, al minimo di mantenere e, nella sua massima virtù, migliorare.
Finanziamento che nel non poter essere pagato subito viene dilazionato nel tempo a fronte di piccoli sacrifici quotidiani.
In parole semplici la nostra famiglia virtuosa che guadagna 10 e al massimo spende 10, dovrà in quella spesa al peggio alla pari, detrarre una piccola cifra per ripagare le rate dell’investimento.
Dovrà togliersi qualcosa per avere qualcosa.
E l’investimento in questo caso produce non un debito ma una crescita.
Fosse solo per il figlio che può frequentare l’università, a fronte dei genitori con la sola terza media.
Ma sbaglio o le nostre famiglie, più o meno le gestiamo in questo modo?
Le hanno gestite così i nostri padri, i nostri nonni credo.
Tutti i mesi, tutti gli anni della loro vita.

Nella prima famiglia c’è davvero qualcosa che non va, che non funziona.
Qualcosa di “strutturale”.
Qualcosa di “simpaticamente” o drammaticamente folle.
Tipo un figlio tossicodipendente al quale i genitori non hanno il coraggio di tagliare il vizio, di affrontare il problema.
O che per mestiere, …………  fanno i narcotrafficanti.

Spariamo BOT questo capodanno?

FranzK.

2 commenti:

  1. Non pensi che dopo 2000 anni di storia visto che già i romani avevano il debito pubblico e che ci ha portato ad avere quello che abbiano oggi la tua analisi sia un po' semplice. Anche paesi virtuosi come la Finlandia la Norvegia e la svizzera hanno il debito. Il problema sta nell'intelligenza di un popolo e dei suoi politici
    specialmente quelli di colore verde piuttosto che nel debito.

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  2. Benvenuto.
    A proposito di intelligenza:
    http://www.happyciency.com/
    http://www.youtube.com/watch?v=GXBkgOdtaQE
    Il debito ho cercato di spiegarlo in questo scritto:
    http://pi-francesco-cozzo.blogspot.com/2011/12/alla-fine-della-felicita.html
    dove consiglio anche la lettura del contributo allegato.
    Ed è un debito di risorse molto prima che di denaro che le misura solo fino ad un certo punto, ultimamente quasi per nulla anche se il modello è questo e si basa sul denaro per misurare tutto.
    Concordo sulla semplicità (credo nella semplicità come virtù) dell'analisi, ma riaffermo i suoi contenuti.
    Il "problema" è cambiare i modelli, averne la forza l'intelligenza e il coraggio,(un problema di uomini, prima di qualsiasi politica, dato che temo che i politici li rappresentino come carta carbone - ps: in quanti usano il verde?) proprio per non fare la fine dei Romani .........e di tutti gli imperi precedenti e successivi.
    Grazie.
    Francesco

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