giovedì 25 marzo 2010

Perchè tu?




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Già.
Perché tu?
E tutto un giorno e una notte e ancora un giorno, che ci penso.
Perché proprio tu?
Perché dover essere migliore proprio per te?
Perché uscire allo scoperto?
Della mia calda e comoda tana d’orso?

Era un giorno come tanti.
Uno strano giorno di caldo autunno.
Il sei di novembre.
Un  amico giorni prima, mi aveva parlato della montagna sacra.
Come durissima prova per la mia giovane macchina volante.
In grado di volare solo a pochi centimetri da terra allora.

Consultai le mappe, frenetico.
Possibile che non conoscessi quelle piste del cielo?
Possibile che mi fosse sfuggito un luogo di tale importanza?
Credevo davvero di conoscere proprio tutto.
Di avere sotto stretto controllo tutta la troposfera.
E invece l’amico aveva ragione, c’era un piccolo, immenso, anello mancante nella mia saputa arroganza.

Era necessario riparare immediatamente.
Il tempo per prepararsi.
Il tempo per decidere da quale parte.
Volare verso quella vetta.
Presi la più difficile.
Poi una volta lassù, avrei scelto per il ritorno.

E scelsi, una volta contemplata la cima.
Scegliendo  l’irreparabile.
Di planare verso valle dall’altro versante.
Bellissimo, planare insieme ai falchi, da quel lato.
Guardandoci negli occhi, io e loro.
Fino al tempo di dover atterrare.

Perché la tua figura saliva spedita.
Serena.
Sorridente.
Mentre io picchiavo verso valle.
Un incrocio?
Temo un crocevia.

Dovevo atterrare e atterrai.
Non potevi vedermi volare insieme ai falchi.
E' un segreto il mio, ancora oggi.
Molto ben travestito da favola.
E non devo nulla a nessuno e nessuno deve sapere nulla.
Nessun padre e nessuna madre.

Quello che devo lo devo solo al futuro e al bene che ho conosciuto, che ho con me.
E tu ti saresti inquietata se mi avessi visto volare.
E invece mi hai sorriso.
E io altrettanto.
Tanto da risalire e riscendere senza volare.
Quasi da farmi male, per rivedere quel sorriso.

Quindi perché tu?
Dopo tutto un giorno e una notte e ancora un giorno, che ci penso.
Perché proprio tu?
Perché dover essere migliore proprio per te?
Perché dover volare ancora più in alto?
Perché portarti con me?

Ho volato con i falchi.
Insieme a loro, con i loro occhi.

Mai avevo visto con gli occhi di un cerbiatto.

Il meglio di me.

Franz.K

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