mercoledì 10 febbraio 2010

Ricchezza.




 [http://www.youtube.com/watch?v=91R6O8Fx0FY&feature=related]


Chi non ha conosciuto un ricco?
Un presunto ricco.
Un vero ricco.
Un ricco di possedimenti e di danaro.
C’è ne un mucchio di ricchi e di presunti ricchi, da queste parti.

Tutti si “sono fatti da soli”.
Senza truffe e senza inganni.
È per questo motivo che hanno inventato “Fracchia” per i poveri.

Per consolarli un poco.
Rendendo loro, il peggio di loro.
In modo da costringerli all’autoironia, senza che se ne accorgessero.
In modo che non si sentissero troppo scemi, nell’essere rimasti poveri.

Eppure io di ricchi non ne ho conosciuti così tanti.
A dire il vero forse neppure uno.
È per questo motivo forse che sono rimasto triste .
E verso la mia veneranda età ha cominciato ad affliggermi l’ipertensione sistodiastolica.

Ditemi cos’è la ricchezza?
Secondo voi dico.
È possedimento?
Opulenza di risorse, dominio, gestione, potere?

Ho un parere controverso.
Forse perché tempo fa , non molto tempo fa, mi sono ritrovato ricco, io per me.
Quindi parlo a ragion veduta.
Almeno dal mio punto di vista.

Mi sono fatto tutto da solo.
Onestamente.
E mi è dispiaciuto non essere in buona compagnia.
Ma sono divenuto ricco e posso dire la mia.

E allora la dico.
La ricchezza è una cosa splendida.
Ma non è esercizio di potere.
E neppure possedimento o esclusiva.

La ricchezza non è disparità.
Non è ricatto.
Non è dominio.
E neppure superiore capacità.

La ricchezza che ho avuto in dono io, è una cosa differente.
È comprensione.
È accettazione della verità.
È possibilità talmente libera e infinita che non può che essere condivisa.

Non  ha tempo.
Non finisce mai.
Non dipende dalla fortuna.
E neppure dal rischio.

È talmente infinita la vera ricchezza che ti viene voglia di spartirla.
Non di risparmiarla.
Che senso avrebbe risparmiarla,  dato che è infinita?
Che senso avrebbe non condividerla?

La vera ricchezza  ha necessità di essere consumata proprio perchè è infinita.
Con tutti possibilmente.
È talmente una cosa bella e sconfinata che toglie il fiato.
Tanto da farti respirare.

Il bisognoso non ha necessità di chiedere.
Il ricco non ha bisogno di concedere.
L’uno non è mendicante.
Quanto l’altro non è santo.

Ma la sua virtù più grande è un'altra forse.
La più difficile da immaginare.
E se non mi capite lo capisco.
Perché forse per comprenderla è necessario averla vissuta.

La vera ricchezza concede una cosa di incommensurabile valore.
Troppo semplice e troppo impossibile.
Forse anche poco compresa quanto inimmaginabile.
Perché troppo sconosciuta.

La vera possibilità della scelta migliore.

Franz.K

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