lunedì 16 gennaio 2012

Corpi bianchi, corpi neri.





La termodinamica non sbaglia.
Almeno fino a qui.
Il corpo bianco è un corpo che possiede il massimo contenuto energetico.( di calore almeno)
In grado di cederlo.
Senza  quasi nessuna possibilità del contrario.
Oltre al calore, al suo caldo.
Perché ci sarà al suo fianco sempre un corpo nero.
Che di quell’energia ne ha necessità.
Senza anche per per lui, nessuna possibilità del contrario, mai viceversa.
È il caldo che va verso il freddo mai il contrario.(!)
Al bar potresti innescare discussioni senza fine, sull'argomento.
Forse anche su Facebook.
E se dici il vero, della termodinamica, passi ancora adesso per matto.
Al minimo un “mi documenterò, andrò su Internet a vedere se quel che dici è vero”.
Ma ci pensate?
Quanti pochi corpi bianchi e quanti troppi corpi neri?
Il bianco candido di un capire semplice.
Di una energia semplice, piena solo di gioia.
Di quel semplice che passa come superiorità, discredito il più delle volte.
Quel semplice del capire, che è sentire, essere.
Essere una semplice verità.
Sentirla tua tanto che diventa parte di te, diviene te, in un sorriso.
Un sorriso che non rende meglio o peggio ne te, ne chi non lo possiede.
Ma un sorriso che può far di te un corpo bianco, candido, pieno di energia.
Comprendere, far tua una verità, si spinge molto oltre la logica, il raziocinio.
Comprendere è il “brivido” del sentire in te il vero.
Un’emozione, quasi un sentimento.
Che non puoi che aver necessità di trasmettere, di irradiare.
Perché divenga emozione e sentimento anche per gli altri.
Ma perché non si comprende, che il primo gesto è solo un gesto d’amore?
Come risultato del più complesso algoritmo, mai spiegato, della nostra natura.
Le formule vengono dopo.
I formulati e le certezze acquisite dopo ancora.
E valgono solo fino al prossimo respiro d’amore.
Uno nuovo.
Diverso.
Ancora più bianco, più luminescente, più ricco di energia.
Perché tanti corpi neri, freddi?
E così pochi corpi bianchi, caldi?
Perché tanto arrovellarsi nelle faccende insensate del raziocinio.
Perché il raziocinio può essere solo legge ma non Natura.
Non verità.
Forse il corpo più nero che possa esistere.
È quotidianità, politica, affarismo, il buco nero della nostra ignoranza, del nostro tentativo di fare della vita ciò che mai potrà essere, divenire.
Che ha necessità di protezione, di sicurezze, di garanzie, proprio perché è fuori dal vero e dalla sua logica non razionale.
I corpi bianchi posseggono la massima quantità di energia.
Secondo le leggi della termodinamica.
Quanto i corpi neri il minimo.
E né i primi hanno possibilità di decidere se cederla, né i secondi di assorbirla.
Questo per la termodinamica.
Per la vita è ancora differente, forse peggio.
Perché anche nella vita convivono le nature dei due corpi.
Il bianco puro e il nero cupo.
Il massimo amore che è disponibilità e la massima incredulità che è solo gogna.
E le leggi della trasmissione del calore per irraggiamento, per onda di frequenza luminosa sono limitative.
Rispetto alla vita.
Perché se per la termodinamica , alla fine si raggiunge un equilibrio energetico, un grigio chiaro per tutti e due, nella vita non sempre è così.
La vita, a volte, riesce a superare le leggi della termodinamica.
E alla fine il corpo nero assorbe così tanta energia da divenire lui bianco.
Eclissando nel buio del nero più nero, quello che prima risplendeva come una stella.
Quello dal quale ha preso tutto, senza mai accontentarsi di un semplice equilibrio.
Di una semplice luminescenza uguale.


FranzK.

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