domenica 29 gennaio 2012

Giochi proibiti.





Stare abbracciati.
Il  magico contatto dei nostri corpi.
Sfiorarci.
Appoggiando le mie labbra sul tuo collo, avvolto nei tuoi capelli.
Cercare le mani.
Intrecciandone i tarsi.

Tenerti il viso scompigliandoti i capelli.
Appoggiando le mie labbra sulle tue.
In una carezza di caldo.
Labbra morbide.
Baci delicati, che inseguono forme, modi, nèi segreti.
Legami di sapori, di intese.

Abbiamo tempo.
Non deve finire mai, tempo.
C’è caldo dentro mentre fuori nevicano fiocchi bianchi, tanto tempo.
Tempo  per contare ogni singolo cristallo caldo delle tue caviglie.
Intrufolare le dita delle mie mani tra gli intagli delicati di quelle dei tuoi piedi.
Percorrere tendini, contarli,  fino al loro perdersi nelle caviglie.

Non deve finire, fuori nevicano fiocchi grandi come la nostra gioia.
C’è tanto caldo nell’avvolgersi delle nostre gambe.
Corro sulle tue forme, con calma, sul sinuoso dei tuoi stinchi, sul morbido dei polpacci.
Scivolando come sapone liquido fino alle ginocchia, alla loro consistenza.
I miei polpastrelli hanno fame di tutte le geometrie, quanto i nostri occhi dei nostri pensieri.
E i cuori arrampicano il loro ritmo, fino ai sospiri, sincroni, respirati insieme

Accogliere i tuoi fianchi, il tuo ventre.
Ti abbracci a me.
Non resistono le tue gambe, sopra le ginocchia, le tue cosce, al contatto con il mio desiderio, il tuo.
Fremono e s’inarcano, tremano e respirano.
Sei felice, sono felice, basta sorriderci, non servono parole.
I tuoi seni mi aspettano, mi invocano, con segnali precisi, sinceri.

Il  viso trova pace abbandonandosi su un lato, finalmente in pace.
I palmi delle tue mani prolungano il mio cercarti attraversando le tue braccia, aperte, distese, fino alle spalle.
Baci e carezze, fino ad inebriarle .
Mentre i pori della tua pelle si gonfiano un po', delicati quanto decisi.
Scorro piano dietro alle tue ginocchia, in quella piccole tane accoglienti.
Le tue mani corrono sulle mia schiena fino alla nuca, stringendola a te.

E fuori nevicano grossi fiocchi di neve.
Solo le lancette dell’orologio si sono fermate, conoscendoci.
E dentro è caldo, tanto caldo.
Una cosa sola, in due.
Abbiamo tutto il tempo, si è fermato il dannato.
Ha dimenticato notte e giorno.

Dentro è caldo, crepitano roventi i nostri sentimenti.
Senza tempo, senza che il tempo possa mai fermarli.
Nei giochi proibiti solo per chi di tempo se ne concede uno, che non può altrimenti.
Per noi non è possibile.
Non lo sarà mai.
Abbracciati dentro, sempre, senza tempo.

Fino a che ci accolga un piccolo sereno riposo.
Prima di ricominciare.
Ancora, ancora, ancora .......


FranzK.

2 commenti:

  1. I miei polpastrelli hanno fame di tutte le geometrie quanto i nostri occhi dei nostri pensieri.
    Questa mi piace troppo!
    Comunque secondo me scrivi benissimo, prima o poi una donna impazzirà per i tuoi versi,una o più donne,forse meglio più donne.
    Eldomingo

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    Risposte
    1. ....Rischio un Harem?
      smetto di scrivere :):)
      Scherzi a parte è solo un vissuto, reale.
      Grazie Eldomingo!

      Francesco

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