sabato 8 maggio 2010

Misura e Natura.


 [http://www.youtube.com/watch?v=MGnan8nyZXI&feature=related]



Basta guardarsi indietro un momento.
Verso il 700.
L’inizio dell’umanesimo.
Del risorgimento del pensiero.
Della necessità di capire.
Ne ho parlato con la sacerdotessa oggi.
L’unica di cui potevo fidarmi.
Ed è nato un piccolo pensiero.
Che provo a schiudere.
Dai suoi racconti chiari e lucidi.
Che hanno aperto varchi nella mia mente confusa.
Schiarendola mentre le sue parole fluivano leggere.
Calme.
Mentre mi portava in palmo di mano nella storia.
Nel suo fluire.
Nel perché e per come delle sue formule sintetiche.
Delle sue trasformazioni preparate.
Delle sue spiegate consecuzioni e conseguenze.

E così siamo arrivati al metodo scientifico.
Alla magica alchimia trasformata in logica chimica.
Alla matematica francese.
Dal solo riscaldamento fossile al movimento fossile.
Dal dogma alla conoscenza.
Fino alla scienza.
Alle sue certezze.
Accoccolate nelle braccia della logica.
Della lucidità della logica.
Un modello davvero nuovo.
La scienza delle prove provate.
E del ripetibile, sempre comunque e dovunque.

Cosa è cambiato davvero?
Ecco il pensiero ispirato dalla sacerdotessa.
La possibilità della misura.
La contemplazione della sua possibilità.
Lo stupore di una misura.
Certa.
Ripetibile.
Logica.
La scienza è questa credo nell’essenza fino a qui.
Nessun esperimento scientifico senza strumenti di misura.
Forse niente altro che essa.
Un numero certo e forse non molto di più.

A desso forse qualcosa sta cambiando.
È necessario che accada e accade.
Forse ora è necessario dedicarsi ad altro.
Riavviare la mente o chissà cosa.
Da capo un’altra volta.
Cambiare occhi, cambiare respiro.
Non basta più la misura.
Forse è la natura delle cose che adesso è necessario comprendere.
L’essenza.
Dobbiamo cambiare pensiero.
Non basta più sapere quanto vale la gravità ma cosa è.
Quale la sua Natura.

Per non rimanerne schiacciati.

Franz.K


2 commenti:

  1. "Non basta più sapere quanto vale la gravità ma cosa è. Quale la sua Natura."
    ...e se fosse, la gravità, un aggettivo?
    Se grattando grattando poi salta fuori che la cura è peggio della malattia...e che comunque uccide sia il malato che il dottore contagiato?
    Forse allora la domanda madre è diversa:
    "è utile conoscere la sua natura?/voglio conoscere la sua natura?" ...senza cadere nella presunzione, ma trattando l'esempio come tale:
    voglio guardare medusa neglio occhi con il rischio di tramutarmi in pietra? Io si. Sarah

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  2. Credo che se tutti gli uomini e le donne, tutti dico, avessero il coraggio di queste parole e gesti, se non temessero lo sguardo e gli occhi di medusa, ecco forse avremmo già vinto la nostra sfida, compreso alla fine la nostra vera natura e necessità.
    un grazie infinito a Sarah, che con le sue parole ha reso il senso sello scritto finalmente compiuto.

    Francesco

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