mercoledì 22 febbraio 2012

Capelli di Grano.





Dentro un pixel.
Ho incontrato un sorriso.
Io che non guardo pixel.
Sincero.
Avvolto nelle spighe del grano maturo.
Incorniciato.
Tutto arruffato.
Ma sincero.
Arruffato come un pulcino.
Appena dischiuso il suo guscio.
Grano maturo.
Scuro.
Scuro ma sincero.
Un pixel fatto a cuore.
Generoso.
Buono.
Pupille fresche.
Mature e fresche come il grano appena colto.
Sono tornato bimbo.
Ho percepito profumi.
Della trebbia.
Tutti i profumi della mia infanzia.
Trebbiati scuri.
Come fosse il colore dell’oro.
Del grano.
Appena colto.
In un pixel.
In una vita.
O solo in una stagione.
Di tempo buono
Oro scuro.
Non nero.
Splendente.
Non buio.
In un solo pixel.
Può passare un’emozione.
Vera.
Basta aver occhi puliti.
Per vedere il colore del buono.
È difficile avere occhi.
Puliti ancora di più.
Più difficile.
Ma dentro un semplice pixel.
Tutto arruffato in un covone di grano.
Scuro.
E splendente come oro.
Ho scoperto un sorriso.
Vero.
Avvolto con tenerezza.
Dentro l’arruffato.
Ma sincero.
Di semplici capelli di grano.

Franzk.

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