venerdì 16 aprile 2010

Vettori sentimentali.




 [http://www.youtube.com/watch?v=F3P14qg9ac0]


Sono quasi sicuro.
Ma anche assolutamente privo di esperienza.
Quindi da prendere con le molle la mia sicurezza.
Perché ho vissuto al buio.
Per quasi cinquecento anni.
Buio e poco arioso il posto.
Un postaccio.

Dicevo che però sono sicuro.
Che gli uomini e i sentimenti hanno un legame particolare.
Magari un po' differente da quello che potrebbe accecare troppa luce.
Scambiando il contenuto con il contenitore.
Cioè la persona con il sentimento che provi per lei.
Visto da uno che è stato al buio.
Sono due cose da non confondere.

Come per l’energia incompresa.
Uguale.
Per i sentimenti siamo solo vettori.
Interpreti.
Non personaggi.
Facce di fibrillazioni cardiocircolatorie.
Semplici catadiottri non fari.

Così non si può prendersela con l’interprete.
Nel caso le cose finissero male.
Ma con la parte di sentimento che ti è stata affidata.
La tua casella ad incastro.
Non quell’altra.
Nella quale dovrebbe adagiarsi.
Come in un abbraccio.

Non si può prendersela con l’interprete mai.
Neppure se le cose finiscono bene.
Nel senso opposto ovviamente.
Che l’interprete non conta poi molto.
Per la parte di sentimento che ti è stata affidata.
La tua casella ad incastro.
Perfettamente abbracciata all’altra.

Il problema è che non sappiamo dei sentimenti.
Da dove vengono.
A cosa servono.
Perché tutta quella gioia.
Perché tutto quel dolore.
Perché  a  volte finiscono.
Perché altre misurano l’infinito.
Poche volte per la verità.

Ho vissuto al buio.
Per quasi cinquecento anni.
Buio e poco arioso il posto.
Un postaccio.
E forse devo tornarci.
Tra non molto.
È finita la mia ora di aria e luce.

Pensavo che da quel buio non si capisse poi un granchè.
Quando ero là intendo.
Anche se facevo cose incredibili.
Pensavo fossero più importanti le cose che non potevo vedere.
Quelle dell’aria e della luce.
Quelle che non puoi vedere al buio.
Come i sentimenti.

Porto con me una certezza.
In quell’oltretomba.
Riguarda la natura dei sentimenti.
Che è sconosciuta tanto quanto solo trasportata da vettori.
Che siamo  noi.
Che dobbiamo rispettare un dono.
Quando ci viene affidato.

Franz.K

Nessun commento:

Posta un commento