venerdì 5 febbraio 2010

Forze oscure.



 [http://www.youtube.com/watch?v=bKF13msGu7o&feature=related]

Non poteva che finire per infilarsi in quel tunnel senza via d’uscita.
Prima o poi sarebbe accaduto.
Era questione di Tempo.
L’ostinazione a comprendere, era più forte di qualsiasi palese quanto ragionevole constatazione.
Un problema di appartenenza.
O di ormai mature mutazioni transgeniche.

Ma la questione dell’inerte e del vivente era troppo importante.
Era “la” questione, il bivio, il cambiamento.
Non avrebbe potuto lasciare secoli davanti a sé, per chiarirla.
Il Tempo metapsichico era agli sgoccioli.
Altro che balle o bocce rotolanti.
Perduta nel ghiaccio l’ultima speranza dell’esistenza di un bordo di contenimento, il resto ormai contava poco o nulla.

Era necessario comprendere.
Intraprendere quel viaggio e tornare con una risposta.
Anche se il rischio dell’esplosione era così alto da renderla praticamente certa.
L’esplosione secca di quel sottile tubicino in sovrappressione incontrollata.
Il veicolo intercristallino era praticamente pronto e non c’era tempo per un collaudo.
Come erano pronti e non collaudati gli esoscheletri biometrici.

In fondo la necessità dell’intero universo era solo quella stupida risposta.
Anche troppo semplice.
Quasi banale.
Il fatto di essere rimasto da solo, lo interpretava poi come il segno definitivo del destino.
Come tutti gli eventi degli ultimi tempi del resto.
La sua presenza non era più necessaria, ormai ne era certo.

Partì in in non meno di qualche giorno.
Cracckando il codice di ingresso del veicolo intercristallino dal suo interno.
L’ultimo scrupolo che quell’antipatico quanto insostituibile essere da combattimento, aveva avuto nei nostri confronti.
L’ultimo suo gesto protettivo.
Che lo fa mancare ancora di più adesso.
Quanto ci manca, quell’insopportabile, irascibile, presuntuosa macchina da guerra.

E , alla sera, quando ci raccogliamo a raccontarlo, non ci riesce di pensare ad un suo ritorno.
Abbiamo la percezione del freddo e del vuoto.
Non lo “sentiamo” lì con noi.
Potrebbero essere incastrato tra le infrastrutture di migrazione granulare.
Oppure oscurato dai disturbi di radiofrequenze che non riusciamo a filtrare.
Ma  nessuno riesce a percepire anche una sua minima presenza o segnale.

Vi chiederete cosa  mai  è andato a cercare nei crateri intercristallini.
Una cosa tanto semplice, quanto mai trovata.
Una Forza.
Attraverso la più profonda e mai indagata natura atomica.
Per sapere se è vera o solo una convenzione per cose non ancora comprese.
Per dare una risposta definitiva ai moti relativi.

Oppure alla teoria di quelli infiniti.

Perché solo in essi la Forza non esiste.

Dimostrando così, senza relatività, che esiste una speranza.

Franz.K

Nessun commento:

Posta un commento