martedì 27 aprile 2010

Passo.

















Come l’uvetta.
Dentro il Legendario.
Rum speciale.
Che ne prende il gusto.
Dell’uvetta passa.
Come credo di farlo prendere io.
In questi tempi.
Alle cose che mi circondano.
Che mi proteggono, anche se mi sciolgono.

Mi sento passo .
Come un ananasso.
Disidratato.
Come un dattero.
Come una prugna.
Lassativa.
Come una mela.
Lasciata troppo al sole.
Passata nel caramello.
Di una notte felice.

Mi sento proprio passo.
Mi accade di rado.
Spero passi presto.
Che passi il passo.
Per fare un altro passo.
Meno passo.
Più caramellato.
Più dolce.
Molto più lungo di una notte.
E meno lassativo, soprattutto.

Forse è stata la Dordogna.
Chissà.
Abbiamo preteso troppo.
Da un viaggio troppo lungo.
Preteso di tornare ancora freschi.
Non passi.
O forse è stato il viaggio successivo.
Già da passo.
Secco.
Il ritorno è stato peggio.
Ancora meno idratato.

Vedrai che passa.
Mi sono detto stamattina.
Anche se aumenta.
Ogni giorno di più.
Quella bella sensazione.
Di crema idratante.
Protettiva.
Acquea.
Fragrante.
Delicata.
Come una moneta fresca su una ferita.

Come una spremuta.
Di agrumi freschi.
Con ghiaccio.
Mango.
Ribes.
Con ghiaccio.
Come il mio bene.
La mia sorgente.
Che non passa.

Franz.K

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