mercoledì 4 gennaio 2012

Qualche volta.





Ci sono giorni duri.
Che ti spezzano.
Qualche giorno fa scrivevo:

Ho compreso bene i miei errori.
I loro assoluti.
I loro paradossi.
Le loro psicosi.
Immotivate, se non da una vita intagliata sempre nell’assoluto, preteso per me, sempre.
Pretendendo dagli altri di cambiare senza esserne capace io per primo.

Se ci sono riuscito davvero a capirli, i miei errori, a cambiarmi, se è vero, oggi mi fermo qui.
Perché ci sono giorni duri.
Dove le parole fanno solo confusione, rumore, non musica.

E qualche volta è necessario il silenzio.
E oggi lo è.
Porto nel silenzio tutto ciò che comprendo, che sento, che provo.

Porto con me e “come me” tutte le cose belle e brutte della mia vita.
In un abbraccio semplice e privo di rumore.
Le porto a riposare insieme.

Nel silenzio del “sentirsi” lo stesso.
In giorni duri come questo.
In giorni duri come questo, l’unico modo giusto.

FranzK.

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