giovedì 27 dicembre 2012

La Prima Sigaretta.























https://www.youtube.com/watch?v=2TFeSYw0WeI


Eravamo così giovani .
13 anni.
Appena poco più che bimbi.
Ci siamo trovati lassù.
Tra le bellezze delle montagne.
In strana compagnia ……
Per fortuna c’eravamo l’uno per l’altro.
Veri amici.
Mi sembra oggi se ci penso.
Non sembra passato un giorno.
Avevi gli occhi verdi chiari.
Come era chiaro e semplice il tuo spirito.
Come lo era il mio.
È bastato un sguardo per capirci.
Per le nostre prime marachelle.
Trasgressioni.
Così innocenti.
Quelle due belle ragazzine ….
Eh ….. Pier …….
La tentazione era troppo grande.
Quanto grande la nostra voglia e gioia di vivere.
La nostra prima sigaretta.
……. Che ricordi ……
Nascosti nella proprietà privata
Del presidente della repubblica Italiana ….
Sarebbe arrivato la tra pochi giorni
Per le sue vacanze.
E noi tra i primi innamoramenti e la prima sigaretta.
“un pacchetto da 10 di Colombo”.
Ero andato io.
Logico  ………. J
Hai vomitato per tutta la notte.
Io ho continuato con le altre ….
Non ho ancora smesso adesso ……
Ma non ho smesso di ricordarti.
Siamo tornati dalle vacanze, e andavamo a pesca di rane insieme.
Poi lungo i canali per giorni con le nostre biciclette.
Poi ……..
Beh ….. avevamo due piccole fanciulle che ci aspettavano.
La mia era più difficile ….
La tua, Margherita, uno splendore.
Ci siamo persi.
Per molto tempo.
Ti ho ritrovato anni dopo.
Con un cappello su una testa rasata.
Avevi 25 anni e un amore con te.
Stavate per sposarvi.
Tu suonavi al Rolling Stones di Milano.
E stavate per sposarvi dopo tanti anni di fidanzamento.
Perché quel cappello Pier?
Perché quella testa rasata?
Mi hai abbracciato.
Hai pianto.
Se solo potessi dire ……
Della forza che avevi in corpo.
Della voglia di vivere.
Di tutto quello che hai fatto per vivere.
Ma non posso, è disumano, è troppo.
Ti sei aggrappato a tutto.
A una fede infinita.
Sei andato in India, hai sopportato l’impossibile.
E tornava il tuo sorriso, giorno dopo giorno ……
Una sera mi hai telefonato eri in lacrime.
“Francesco, …….. non ho più nulla ………”
Perdonami Pier, perdona se non ti ho creduto .
Sentivo differente, perdonami.
Ho finto , ti ho accompagnato ad un altare, qualche mese dopo.
Come se nulla fosse mai accaduto.
Io sentivo diverso, ma non potevo che condividere le tue convinzioni.
Sei partito per il tuo viaggio di nozze, il giorno dopo.
E l’indomani ancora, ero da te, a trovarti all'ospedale.
Non eri più tu.
Non sapevo chi eri.
Ti ho abbracciato, con tutta la forza di un amico.
Venivo a trovarti, tutte le settimane, e tu non eri più tu.
Se non nella tua lucida consapevolezza.
Hai lottato per mesi, senza mai cedere, senza volerti mai inchinare al destino.
Fino  al Natale, mesi dopo, quando sei partito anche tu.
A 26 anni.
Non avevo più lacrime Pier, le avevo spese tutte.
Non so da dove sono uscite quelle che mi hanno sorpreso.
All'uscita della tua bara dalla chiesa, che aveva anche le mie braccia a sostenerti .
Perché da lontano ……..
Una voce urlava il tuo nome nella piazza piena di gente.
E volava verso te un folto grappolo di capelli biondi e ricci, lunghi e morbidi per l’ultimo abbraccio disperato.
Era la tua Margherita.
La tua dolcissima Margherita.
La prima sigaretta.
Mai accesa.
Mai spenta, forse per sempre.


FranzK.


Dedicata a Pierluigi, un vero amico, con vivo ricordo.

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