https://www.youtube.com/watch?v=H11TVwdwZa0
L’immensa differenza filosofica e pratica della conoscenza definita come il “portare con
sé” rispetto al “portare come sé stessi”.
Per esempio ……
Proviamo ad analizzare tre parametri :
- il lavoro
- la potenza
- l’energia
Il primo, il lavoro, è definito
come una forza per uno spostamento.
La sua unità di misura è il Joule ossia = 1 Newton x 1 metro.
(1 Newton equivale a circa 0,102 Kg ossia 102 grammi).
Quindi se vogliamo comprendere “su di noi” quanto vale il lavoro di 1
Joule basta che solleviamo ( in tal caso sfruttiamo la gravità per garantirci
il valore delle forze) un oggetto del peso
– forza (massa x accelerazione gravitazionale) di 102 grammi per un metro di
altezza.
Un metro però è molto e ci costringerebbe a movimenti articolari
molto ampi con conseguenti ampie contrazioni o distensioni muscolari.
Poi cosa uso per sollevarlo, le braccia le gambe, entrambe,
.......
E se dovessimo dividere per 10 lo spostamento e moltiplicare per
10 la forza?
Il peso diviene di 1,02 Kg e lo spostamento di 0,1 metri ossia
10 cm.
Sembrerebbe tutto uguale.
Per matematica è uguale.
Chissà se per il nostro corpo è lo stesso .......avendo
adesso diminuito i movimenti articolari ma aumentato lo “sforzo”
muscolare.
Andiamo avanti .
Passiamo alla potenza che è invece definita come tale lavoro
eseguito rispetto all’unità di tempo.
La sua unità di misura è appunto il Watt=1Joule/1secondo.
Tornando a prima, all'esempio del lavoro, scegliete
voi quale delle
due condizioni (o una terza non considerata) procura in voi meno “fatica” e
provate ad eseguire quel movimento, con quel peso in un secondo,
cioè fate che avvenga dall'inizio alla fine in un secondo appunto.
Quello che, in questo modo, avete provato su di voi equivale
all'esercizio della potenza di 1 Watt.
Ovvio che vi porrete una domanda adesso: se dimezzo il tempo e
raddoppio ad esempio il peso lasciando inalterato lo spostamento piuttosto che
dimezzare quest’ultimo, lasciare uguale il peso piuttosto che ancora raddoppiare
il tempo, e dimezzare il ……ecc., cosa succede al mio corpo?
Quale è la condizione di “massima “fatica"?
Oppure quella di “minima”?
Oppure, qualsiasi cosa faccia la “fatica è uguale”?
Difficile l'ultimo caso. ……..
Che casino se poniamo noi al centro dell’universo …
Lo abbiamo mai fatto?
Comunque qualcuno dice che 1 Watt è 1Watt e non ci resta che
credergli per evitare i rischi dell’abiura …. (solo per quello però).
Ora l’energia.
Essa è definita come la potenza che si ripete nel tempo, quindi
una forza per uno spostamento che avviene in un certo tempo secondo un certo
ciclo e che si ripete nel tempo. La sua unità di misura, fra molte, è il Wattora=1Wattx1ora.
Di nuovo è una questione di scelta a priori, ma la variabile che
viene introdotta potrebbe cambiare di molto il parere personale “provato su se
stessi”.
Perché stabilito infine quale è per noi il miglior modo (meno “fatica”
spero …) di esprimere una potenza, dobbiamo confrontarci con il ripetere questo
ciclo nel tempo. E ci accorgiamo che cambia.
Dopo un ora, due ore, tre ore, ………… cambia di molto.
E potremmo avere la necessità di ricrederci sui parametri di
forza, spostamento e tempo che avevamo scelto di nuovo come evento unico e
“isolato”, nonché quasi statico.
In generale però l’energia è questo.
È il ripetersi nel tempo del ciclo della potenza.
Quindi 1 Watth per tutto tranne che per l’uomo, è
l’energia che corrisponde ad un lavoro pari al sollevamento di 0,102 Kg per
l’altezza di 1metro eseguita in 1secondo e ripetuta per 1 ora.
Senza alcuna approssimazione per qualsiasi cosa e macchina.
Senza approssimazione per tutto tranne che per gli umani.
Sembra davvero che gli uomini hanno cercato e definito le unità
di misura per se stessi senza conoscere bene la propria natura.
Si sono assunti uguali a macchine semplici senza esserlo o
almeno senza conoscersi tanto da poterlo essere per se stessi.
Quindi welcome Mr. 65Watth.
Non ho altro modo al momento di misurarti, se non con le uniche
unità di misura che valgono per tutti.
Quelle che proprio tutti quelli come te, al momento,
sfortunatamente, non potranno mai capire portandole “come se stessi”.
Devo accontentarmi del paragone con l’assorbimento energetico di
una vecchia lampadina ad incandescenza.
Mr.65Watth ( al minimo ovviamente …….)
Un giorno mi spiegherai
come hai fatto a fare tutto questo, con così poco a disposizione.
“Consumando” per la
sola intelligenza solo il 20% circa di questa già poca energia ……
Al di là di
qualsiasi creazione divina o semplice evoluzione darwiniana.
Forse un giorno
riuscirai a capirti meglio e vivere felice.
Senza troppa “fatica”
…….
FranzK.
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