http://www.youtube.com/watch?v=ZmeyocnsEIk
Tempo fa,
molto tempo fa, ricevevo una e-mail da un carissimo amico di cui riporto alcuni
stralci:
......penso
anche alla mia, in primis, stupidità rispetto ad un altro prodotto: l’acqua e
basta.
Al 100%
stavolta.
Contribuisco a
muovere bottigliette e relative patacche e carte colorate e spot “plin plin”
piene di sola acqua al100% (... almeno speriamo), su e giù per l’Italia, ed in
molti casi anche senza il fattore ludico delle “bollicine” ......
E bevo
“Ferrarelle” da Caserta, e mi lamento di tutti quei camion che intralciano la
mia necessità di velocità, che portano acqua su e giù dalla virtuale San
Pellegrino alla virtuale Caserta (dove ovviamente non bevono Ferrarelle ma San
Pellegrino) mentre, arso dalla sete, fermo nel traffico autostradale, sogno un
qualunque rubinetto.... e di nuovo tornano i pensieri e i tormenti della
felicità e del tempo.
E pensare che
ho un dispenser, il rubinetto, che di tutti è il meno elettrificato e
meccanizzato, ahimè inutilizzato per il suo logico uso, cioè dissetarsi.
E scopri che
il ping-pong dello spreco è governato da chi? .... dagli “xxxx” e “yyyyy” non
dalla fonte Boario, fegato centenario.
E allora
comincio a capire perché adesso c’è un accanimento per accaparrarsi i rubinetti
di casa.
Che sia un
nuovo business l’acqua del rubinetto?
Andremo
anche a fare la doccia a Caserta?
Peccato che
questo argomento è già stato cavalcato e svilito per motivi speculativi dai
vari Grillo&C ....probabilmente non troppo interessati al significato della
felicità.
Sono poi in
fondo i prodotti che fanno business, ascolti e share (lo share è un prodotto
per business tanto quanto l’acqua) non certo i contenuti!
Ciao (lettera
firmata).
Ho letto
attentamente e ho meditato un poco scoprendo che le parole dell’amico sono
ricche di un aspetto sul quale vale forse la pena di meditare.
Al di là delle
facili speculazioni attuate da sempre usando l’acqua che più di qualsiasi altra sostanza ed energia ci
è indispensabile per la vita.
E che tanto
manca in alcune regioni del mondo quanto abbonda in altre.
Il nostro
paese, l’Italia , a riguardo, è, per abbondanza e “qualità”, tra le prime se
non la prima in assoluto, al mondo.
E forse la
prima dunque per esportazione.
(attenzione
che qualcuno ha cominciato a vietarla in bottiglia ...)
L’acqua.
In una sua
soluzione si smercia, ad altissimo guadagno aggiunto, veramente di tutto, dai
profumi ai detersivi, alle bevande ecc, tanto che se ci mettessimo a contarle
tutte le “applicazioni” non so quando potremmo finire ….
Ovviamente ,
nel periodo “d’oro” dell’oro nero delle ormai falcidiate speranze di opulenze
energetiche senza limiti, il massimo speculativo si è inventato anche la soluzione acquosa a base acqua , ossia ha capito che poteva commerciare tranquillamente una
delle sostanze più libere del mondo.
Tanto libera
quanto come il petrolio, risorsa quanto lui, ma come lui, sfortunatamente, non
decentralizzata.
Una delle
poche altre è l’aria ..... il cui unico vantaggio è che è decentralizzata ….
forse invendibile solo per questo …
Ebbene sì, la
abbiamo acquistata davvero quasi tutti, verdi pensanti, gialli, neri,rossi, rosati,
patrioti,apolidi....
Abbiamo
comprato e continuiamo a comprare, per libera scelta, o
per irrinunciabile necessità, libertà
in bottiglia, mentre ovviamente ci lamentiamo dei “petrolieri”
e dei loro possedimenti.....
(libertà
dentro ad un’altra libertà, risorsa dentro ad un alta risorsa, la prima resta
la seconda no … acqua dentro il petrolio, si ricava da lì il pet delle
bottiglie …. Polietilentereftalato)
Ma il punto
della lettera ricevuta che mi ha fatto pensare, non è a riguardo di queste
considerazioni, ma di un paio di verbi che coniugati insieme sono forse in
grado si svelare, semplicemente, il perché di una certa logica.
Comprendere
aiuta …
Ebbene nello
scritto che ho ricevuto, forse in modo inconscio, forse no, c’è un tratto della
frase che illustra una incredibile contraddizione.
Riprendo:
......Peccato
che questo argomento è già stato cavalcato e svilito per motivi speculativi dai
vari....
Cavalcare,
ovvero, difendere, portare alla luce, far conoscere, rendere comprensione ……. è
in grado di svilire?
Sembra di si.
Sembrerebbe
che produrre rumore di un certo tipo, rumoroso soprattutto e poco sostenuto da
un pensiero appena profondo, sincero ed “all'altezza”, quanto molto, dal solito
insistito populismo, sghignazzo, stupidità, luoghi comuni e odio soprattutto, tanto odio,
sia un medicamento che non guarisce gli ammalati ma è in grado di realizzare il
miracolo di renderli inconsapevoli della loro malattia.
Che è il miracolo che serve a chi vende l’acqua in
bottiglia anche dove non serve. (e non solo acqua, ovviamente).
Lasciandoli
più ammalati e quindi con ancora più grandi necessità di medicamenti.
Dal giorno
dopo, disilluso per sempre della possibilità di un cambiamento, il paio di
birre in più rimarranno l’unico bel ricordo ed abitudine acquisita.
Un po' di
acqua in più trasportata chissà da dove.
Perché
sembrerebbe troppo evidente lo scopo di certi show:
l’isteria di
massa e conseguente “sfogo” come inevitabile cura della reale impotenza del
cambiamento.
In parole
semplici è un po' come allo stadio: urla oggi, fin che puoi, che da domani si
ritorna ad obbedire ....
Si, caro amico
della lettera, temo che siamo in tempo di guerra, con i peggiori metodi della
guerra.
Quelli della
psicologia, che dagli x-day (è quello l’esempio di civiltà di riferimento? la
curva del Meazza? dove le differenze per favore?) ai reality (non so che dire,
qualcuno mi spieghi la differenza tra questi e quelli di prima), ai Facebook (con
il nuovo diario di coppia ….. J), alla follia della finanza che non sa più chi è Adam Smith,
non fanno che fornire strumenti di antipensiero, di vodka soporifera, di
potentissimo antidoto alla più grande energia dell’universo:
ed al suo più
importante strumento:
Questa è la
nuova guerra amico mio, la guerra dell’acqua.
Che non fa
morti ma zombie intellettuali.
Assetati in
modo assatanato.
Solo di acqua
sembrerebbe, ma temo sia la solita apparenza.
E noi lo
sappiamo amico mio…..
inferiore ad uno,
quindi non completamente.
Prima della
trasformazione (dopo la miseria):
dopo la
trasformazione (l'inefficienza): :
il risultato
della trasformazione (l'infelicità):
quel che resta
dal risultato della trasformazione (il futuro dei figli del mondo):
le "grandi speranze" prima della trasformazione (la
responsabilità):
High Hopes
Pink Floyd
Oltre l’orizzonte del luogo
in cui abbiamo
vissuto da giovani,
in un mondo di
magneti e miracoli,
i nostri
pensieri vagavano costantemente e senza confini
il suono della
campana della discordia era iniziato
per la lunga
strada e giù dalla strada rialzata
s'incontreranno
ancora lì, vicino al taglio?
c’era una
banda discontinua che seguiva i nostri passi
correndo prima
che il tempo portasse via i nostri sogni
lasciando la
miriade di piccole creature
a cercare di
incatenarci al suolo
ad una vita
consumata da un lento decadimento.
l'erba era più
verde,
la luce era
più brillante,
eravamo
circondati di amici
la notte era
un prodigio
cercando oltre
le braci di ponti lucenti dietro di noi
fino ad uno
sguardo di come fosse verde sull’altra sponda
passi fatti in
avanti ma camminando nel sonno di nuovo indietro
trascinati
dalla forza di una marea interiore.
ad una
maggiore altezza con bandiere spiegate
abbiamo
raggiunto le gelide cime di quel mondo sognato
per sempre
oppressi da desiderio e ambizione
c'e' una fame
non ancora soddisfatta
i nostri occhi
stanchi ancora vagano all'orizzonte
sebbene
abbiamo percorso questa strada così tante volte
l'erba era più
verde,
la luce era
più brillante,
eravamo
circondati di amici
la notte era
un prodigio
eravamo
circondati di amici
l'alba si
vaporizzava incandescente
l’acqua
scorreva
nel fiume
senza fine
per sempre e
sempre.
Catastrofismo?
O responsabilità?
FranzK.
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