Alcune cose vanno diffuse affinché ciò che abbiamo incontrato, in un vero, possa essere patrimonio e possibile utilità per tutti.
Mi pare esista una stretta correlazione, nella storia dell’uomo, che unisce, in modo quasi imprescindibile il “risultato” ( chiamalo successo, prestazione, affermazione), al “sacrificio”.
Personalmente credo che se, biblicamente o antropologicamente, siamo stati condannati a qualcosa, ebbene questo è un atto di “volontà” e non di “sofferenza”.
Personalmente credo che se, biblicamente o antropologicamente, siamo stati condannati a qualcosa, ebbene questo è un atto di “volontà” e non di “sofferenza”.
La “sofferenza” è figlia di se stessa nel miglior pensare, nel peggiore, dell’ignoranza.
Essa confonde in se la “volontà”, confinandola con sommo sconforto e vilipendio a mezzo.
Non riesce quasi mai ad affidarle la virtuosa, illuminata, intelligente appartenenza di vero scopo e fine.
Così e ancor di più, stupisce quando la “fatica” ( figlia buona di una buona volontà) viene confusa con il “dolore” e la sua sopportazione.
L’essere umano è una strana creatura di origine progettuale o evolutiva,certamente speciale:
è “deformabile” e “adattabile”.
è “deformabile” e “adattabile”.
Forse proprio perché al confino in un ambiente probabilmente non suo.
La follia sta nel fatto che, a volte, per deformarsi e adattarsi, deve passare dal “dolore”prima che questo diventi così tanto deformazione e adattamento da trasformarsi in abitudine e normalità.
Tempo fa.
Tanto tempo fa.
Pensavo e scrivevo.
Nelle lunghe notti.
Al lume di una semplice candela.
Della nostra natura.
Di tutto il difficile della felicità.
Di questo istinto.
Che non riesco a comprendere.
Alla sofferenza.
Alla sfida.
Al dolore.
Alla sua celebrazione.
Quotidiana.
Ho riletto.
Avevo molta rabbia.
Che non c’è più.
E sono felice.
Di averla perduta.
Era uguale al dolore che non capivo.
Dalle maratone greche.
A quelle decuobertiane.
Ho voglia di felicità.
Di intelligenza.
Che rende semplice e piacevole ogni cosa.
Che trova soluzioni.
Nella chiarezza.
Nella semplicità di un pensiero.
Che scopre.
Trova.
Comprende.
In un sorriso.
Nell’attesa.
Senza rabbia.
Del sorriso di tutti.
FranzK.
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